Nei “Quaderni del carcere”, Gramsci legge il fascismo come momento di riorganizzazione autoritaria di un capitalismo che sta perdendo il consenso. Con queste stesse categorie, Io leggo il “golpe globale” che ha preso forma grazie alla emergenza epidemiologica come fondamento della nuova razionalità politica basata sull’autoritarismo medico-scientifico. E come nel ventennio vi fu l’infame tessera del partito, senza la quale si decadeva a cittadini di seconda classe, così oggi nel nuovo Leviatano tecnosanitario vi è l’infame tessera verde della discriminazione, senza la quale ugualmente si decade a cittadini di seconda classe. Aveva ragione Gramsci: la storia insegna ma non ha scolari, e proprio per questo siamo condannati a riviverla. Non per caso, i più ardenti sostenitori della infame tessera verde sono oggi quelli che a parole si proclamano, con la blusa arcobaleno, “antifascisti”, e che in realtà incarnano al meglio lo spirito squadrista 2.0. Troverete questo e altro nel mio nuovo libro, in uscita il 21 settembre in tutte le librerie e intitolato “Golpe globale. Capitalismo terapeutico e grande reset”.












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Di admin