Leggo sul “Fatto Quotidiano”, che in tema di guerra è probabilmente il meno allineato dei quotidiani italiani, che il governo della Destra bluette, neo-liberale, filobancaria e atlantista di Giorgia Meloni dovrà ora trovare ben 5 miliardi di euro per sostenere l’Ucraina di Kiev. Infatti, leggo sempre sul “Fatto Quotidiano”, l’ultima risoluzione di quella Unione Europea che altro non è se non un tempio vuoto che santifica la tecnocrazia repressiva neoliberale prevede che la nostra Italia indirizzi lo 0,25% del proprio PIL al sostegno dell’Ucraina e della sua guerra: guerra che, come non mi stanco di ripetere ad nauseam, non è la guerra di difesa dell’Ucraina contro l’invasore russo, essendo invece la guerra della NATO e dell’occidente, anzi dell’uccidente liberal-atlantista, contro la Russia di Putin, rea di non genuflettersi al nuovo ordine mondiale liberal-atlantista e di propiziare la genesi di un mondo multipolare sottratto al mortifero dominio della civiltà dell’hamburger. Insomma, l’Italia adesso dovrà spendere, o meglio sarebbe dire sprecare, ben 5 miliardi per sostenere l’infame guerra della NATO contro la Russia: danari che si sarebbero potuti e dovuti spendere altrimenti, soprattutto sostenendo l’istruzione e la sanità. D’altro canto, Giorgia Meloni ha recentemente asserito di aderire al “patriottismo occidentale “, vacua e proditoria etichetta per giustificare l’imperialismo di Washington e per mortificare il vero patriottismo italiano, che oggi dovrebbe opporsi ha detto imperialismo per rivendicare l’interesse nazionale.
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