Adesso la macchina della propaganda, che notoriamente non dorme mai, va ripetendo senza posa che Putin è pronto ad attaccare la Nato. Ovviamente non si capisce su che basi facciano affermazioni tanto impegnative e allarmanti, però intanto le fanno e vengono diffuse urbi et orbi da tutti gli organi della propaganda allineata all’ordine dominante. Il circo mediatico e il clero giornalistico ripetono pappagallescamente la notizia. Senza ovviamente mai impiegare il benché minimo spirito critico. Prima si diceva che Putin era pronto ad attaccare i paesi baltici, adesso che ha per obiettivo bellico direttamente la Nato. Avanzo allora una ipotesi, non particolarmente rincuorante: da qualunque prospettiva noi guardiamo alla cosa, pare che l’ordine liberal-atlantista stia cercando di preparare l’opinione pubblica a una possibile guerra preventiva contro la Russia di Putin, presentata come ormai prossima ad attaccare l’occidente e dunque come tale da richiedere un intervento preventivo. Detto altrimenti, sembra che l’occidente a trazione atlantista abbia già deciso di aggredire la Russia e debba solo cercare di indorare la pillola per l’opinione pubblica di modo che accetti ancora una volta l’inaccettabile. Ormai lo sappiamo, la civiltà del dollaro è specializzata in guerre preventive, che peraltro violano ogni norma del diritto internazionale poiché il diritto internazionale prevede soltanto la possibilità di difendersi nelle guerre subite. Mi rendo conto, è una ipotesi particolarmente inquietante, ma non per questo non dobbiamo seriamente prenderla in esame come realmente possibile. Anche perché, come ricordavo, di guerre preventive negli anni scorsi la civiltà dell’hamburger ne ha condotte parecchie, anche se mai con potenze di grande portata come la Russia di Putin.
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