La domanda, spietatamente ironica, di Brecht in riferimento al dissidio tra popolo e governo nel 1953 (“non sarebbe / più semplice, allora, che il governo / sciogliesse il popolo e / ne eleggesse un altro?” ), trova oggi una risposta positiva nelle pratiche di sostituzione di massa mediante le quali i signori del globalismo liberal-libertario stanno rimpiazzando le popolazioni europee, le masse nazionali-popolari memori dei diritti sociali e delle lotte di classe, con nuove moltitudini deterritorializzate di esseri umani deportati dall’Africa e destinate a figurare come le nuove “risorse”, ossia come i nuovi schiavi “accolti” e “integrati” nell’esercito della produzione capitalistica desalarizzata e con pluslavoro sempre crescente. È quanto espressamente sostenuto, fin dal titolo, dal Rapporto delle “Nazioni Unite” del 17 marzo 2000: New Report on Replacement Migration Issued by UN Population Division.
Citazioni
"Mi reputerei il più felice dei mortali se potessi far sì che gli uomini guarissero dei loro pregiudizi. Chiamo qui "pregiudizio" non ciò che porta ad ignorare alcune cose, ma ciò che porta ad ignorare se stessi".
(Montesquieu, "Lo spirito delle leggi")