Operaio travolto e ucciso da blocco di marmo. Aveva un contratto di soli sei giorni. Dov’è la schiera delle magliette rosse, dagli attici sontuosi di Nuova York, dal fastosi panfili di San Torpè e dagli sfarzosi palagi di Portofino? Non una parola di protesta. Non fa notizia, era solo un lavoratore. Di quella classe massacrata e umiliata, a cui i signori del globalismo e i loro cani da guardia intellettuali hanno portato via financo la dignità. Occorre invece ripartire di qui, dal lavoro e dalla classe che lavora: per ricostruire un fronte nazionale-popolare dal basso, che difenda i deboli contro i forti, il basso contro l’alto, il Servo precarizzato contro il Signore global-elitario.


Citazioni

“Giacché stare di fronte a una realtà è pensarla; e pensare è un atto, non un fatto. La differenza sta in ciò, che il fatto è, come s’è detto, qualche cosa di già compiuto; rispetto all’atto di pensiero per cui è un fatto, e quindi rispetto a un soggetto che si attua in un pensiero; laddove l’atto è quello che si realizza appunto per opera del soggetto che l’afferma. Sicché una volta il soggetto pare sia spettatore del risultato dell’opera altrui; un’altra volta è spettatore della sua propria opera, e attore in quanto spettatore; nel qual caso la realtà, reale pel soggetto, non è qualche cosa che s'imponga a questo con la sua legge, anzi è la vita stessa del soggetto, libera”. (G. Gentile, "I fondamenti della filosofia del diritto")



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