Operaio travolto e ucciso da blocco di marmo. Aveva un contratto di soli sei giorni. Dov’è la schiera delle magliette rosse, dagli attici sontuosi di Nuova York, dal fastosi panfili di San Torpè e dagli sfarzosi palagi di Portofino? Non una parola di protesta. Non fa notizia, era solo un lavoratore. Di quella classe massacrata e umiliata, a cui i signori del globalismo e i loro cani da guardia intellettuali hanno portato via financo la dignità. Occorre invece ripartire di qui, dal lavoro e dalla classe che lavora: per ricostruire un fronte nazionale-popolare dal basso, che difenda i deboli contro i forti, il basso contro l’alto, il Servo precarizzato contro il Signore global-elitario.


Citazioni

“Anzitutto l’operaio deve negare recisamente qualsiasi solidarietà col giornale borghese. Egli dovrebbe ricordarsi sempre, sempre, sempre, che il giornale borghese (qualunque sia la sua tinta) è uno strumento di lotta mosso da idee e da interessi che sono in contrasto coi suoi. Tutto ciò che stampa è costantemente influenzato da un’idea: servire la classe dominante, che si traduce ineluttabilmente in un fatto: combattere la classe lavoratrice. E difatti, dalla prima all’ultima riga, il giornale borghese rivela questa preoccupazione”. (A. Gramsci, "I giornali e gli operai", 1916)



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Di admin