La narrazione mediatica e giornalistica è incredibile. Per un verso, la classe dominante insediata nella BCE e negli hub finanziari cosmopolitizzati massacra le classi lavoratrici nel sangue a colpi di “riforme”, “MES”, “ce lo chiede il mercato”. E, per un altro verso, suddetta narrazione fa le campagne “contro l’odio” che dal basso comincia a levarsi verso l’alto. Lo appellate “odio”, ma in realtà si chiama lotta di classe, signori: quella che, da Spartaco ai Ciompi, dai proletari ai precari, passando per le gloriose rivolte dei neri d’America contro la schiavitù, giunge fino agli odierni popoli oppressi e “glebalizzati”. La chiamano “lotta contro l’odio”: è la lotta che il potere fa perché i massacrati non osino protestare e restino in silenzio nel loro stesso sangue sparso a terra.
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