"Il fine degli studi deve consistere nella guida dell'intelligenza perché essa pronunci giudizi saldi e veri su tutte le cose che si presentano. C'è negli uomini l'abitudine che, ogniqualvolta riconoscono una certa somiglianza tra due cose, attribuiscono nei loro giudizi ad entrambe, anche in ciò in cui sono diverse, quello che hanno scoperto di vero di una delle due". (Cartesio, "Regole per la guida dell'intelligenza")