“Ong e politici vittime del cyber-spionaggio. Microsoft ha avvisato 10mila clienti.
La maggior parte degli attacchi provengono da Iran, Russia e Corea del Nord e prendono di mira istituzioni «collegate al processo democratico»” (La Stampa). Farebbe ridere, se non facesse piangere. Le ONG sono quelle che fingono di muovere dalla società civile e in realtà muovono dagli hub della finanza e dei signori del capitale per destabilizzare i governi non allineati, tra cui certamente Russia, Iran e Corea del Nord (in parte anche Italia, si veda l’uso politico delle navi negriere in questi mesi). Come le Ong prendono di mira quei Paesi, quei Paesi, in risposta, prendono di mira le Ong per difendersi. Fa ridere l’abbinamento tra Ong e “processo democratico” istituito a cuor leggero dai padroni del discorso.
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