I signori del mondialismo e il loro clero di accompagnamento politicamente corretto vorrebbero che diventassimo un gregge amorfo e post-identitario di pecoroni cosmopoliti e fashion addicted, globetrotter e liberal-libertari, schiavi policromi e lobotomizzati che amano le loro catene e schiumano di rabbia contro tutto ciò che possa liberarli e renderli consapevoli. La situazione è tragica, ma non seria.
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