In tanti mi domandate per chi voterò alle prossime elezioni europee. Quanti di voi abbiano già letto il mio libro “Demofobia”, sanno già che la trappola dell’alternanza senza alternativa di destra e sinistra figura semplicemente come una parvenza di democrazia in assenza reale della democrazia. Destra e sinistra, spiego nel libro, sono oggi come due maggiordomi con diverso colore della livrea ma egualmente intenti a servire docilmente il padrone capitalistico senza frontiere. A ciò si aggiungano, nel caso specifico delle elezioni europee prossime venture, i molteplici partitini fintamente antisistemici, buoni solo a rinsaldare la falsa opinione della democraticità dell’oligarchia neo-liberale e a svolgere la ben nota funzione di gatekeeping. Al netto delle persone che stimo sinceramente e che pure si sono presentate alle elezioni in alcuni di questi surreali partitini interamente organici al sistema dominante, ritengo che la situazione sia per molti versi disperante in questo caso. Non solo votare destra o sinistra equivale a votare per il sistema dominante: ma lo stesso accade se si vota per uno dei detti partitini fintamente antisistemici, quasi sempre fondati e diretti da soggetti il cui cursus honorum parla chiarissimo in tema di organicità all’ordine dominante. In questo caso, non posso che riproporre l’acuta osservazione di Adorno, secondo cui talvolta la libertà di scelta non sta nello scegliere tra A e B, ma nel sottrarsi a tale scelta manipolata.

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Di admin