L’odio verso il Presepe, le messe natalizie e il sacro in generale non c’entra nulla con l’Islam, che è anch’esso una religione della trascendenza, del sacro e dei simboli. E’, invece, il frutto del processo di “sdivinizzazione” (Heidegger) prodotto dal nichilismo del capitale, che non accetta valori, simboli, trascendenza, religione.Ecco perché l’integralismo economico e il terrorismo finanziario mirano a sostituire la comunità del presepe con lo sfavillare delle luci dell’albero di Natale, Gesù bambino con il Babbo Natale brand della Coca-Cola, il venerdì santo con il black friday: in una parola, aspirano a riconfigurare integralmente il Natale come sacro giorno di celebrazione del consumo, nuova religione di quello che Pasolini chiamava l’edonismo neolaico.


Citazioni

"La partizione del mondo in cose e movimenti, in duraturo e passeggero, in oggetti e processi, non costituisce il fondamento della formazione del linguaggio come un fatto dato, ma al contrario è il linguaggio stesso a condurre a questa partizione e a realizzarla. È proprio il linguaggio a introdurre la divisione, la grande krisis spirituale in cui si contrappone il costante al mutevole, l’essere al divenire. […] A noi sembra naturale e immediatamente evidente che, sulla base della nostra percezione ed intuizione, il mondo si suddivida in singole figure rigidamente delimitate, ognuna delle quali possiede il suo preciso limite spaziale, la sua determinata individualità. Se il mondo rappresenta per noi un tutto, questo tutto risulta composto di identità chiaramente identificate, che non si confondono tra loro, ma ognuna delle quali possiede la sua peculiarità, che spicca chiaramente di contro alla peculiarità dell’altra. Ma per l’intuizione mitica questi elementi individuali non sono dati, al contrario, è proprio l’intuizione a doverli originariamente ricavare, gradualmente, passo dopo passo dalla totalità". (E. Cassirer, “Linguaggio e mito”)


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