Deculturazione. Perché il potere neoliberare odia la cultura
Soprattutto per due ragioni il potere neoliberale detesta la cultura come libera e disinteressata ricerca della verità: in primo luogo, per la sua feconda inutilità, ossia per il suo essere sottratta al principio del do ut des su cui l’ordine neoliberale si fonda. In secondo luogo, la civiltà dei mercati aborre la cultura perché essa può mettere a nudo la falsità del nichilismo relativista su cui l’ordine dominante si regge. Per questo, il potere mira ad annientare la cultura e a produrre, in suo luogo, uno pseudosapere, cioè un’ideologia, di giustificazione dei rapporti di forza dominanti
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