Libri di Diego Fusaro

Pina Picierno, europarlamentare del Partito Democratico, ce l’ha fatta: è riuscita a fare trionfare i sacri valori dell’occidente libero e democratico. Ha fatto censurare Vladimir Soloviev, il quale avrebbe dovuto partecipare a una trasmissione sulla Rai condotta dal giornalista Giletti. La Picierno si è battuta con solerzia per fare trionfare il sacro valore occidentale della censura e alla fine è riuscita nel suo intento. Procediamo con ordine. Così cinguettava qualche giorno fa l’europarlamentare sul proprio profilo X: “Giletti annuncia che ospiterà nella sua trasmissione in onda su RaiTre Soloviev che è un propagandista russo colpito da sanzioni Ue. Chiedo al Direttore di rete e alla Commissione di Vigilanza di intervenire per impedirlo: il servizio pubblico italiano non può essere in alcun modo megafono della disinformazione russa!”. Anziché contestare de visu le posizioni del suo interlocutore, confutandole socraticamente, l’europarlamentare ha scelto la democraticissima via della censura preventiva. Il silenziamento come etica del discorso democratico. E così ha successivamente cinguettato più baldanzosa che mai sul proprio profilo X: “stasera a “Lo Stato delle Cose” di Giletti non ci sarà il propagandista putiniano Vladimir Solovjev. Buon proseguimento di giornata a tutte e tutti”. Vittoria! I sacri valori dell’Unione Europea e dell’Occidente, anzi dell’uccidente liberal-atlantista, hanno ancora una volta trionfato, facendo risplendere il mondo intero con la propria luce radiosa. Gli stessi valori che hanno annullato le elezioni in Romania e, anni addietro, affossato la Grecia sotto i colpi dell’austerità repressiva. Gli stessi valori, ancora, che l’euroinomane delle brume di Bruxelles, l’unto dai mercati, Mario Draghi, invocava poche settimane fa come cemento dell’Europa tutta. Quali sono, allora, questi sacri valori dell’occidente e dell’Unione Europea? Censura e guerra, dominio della finanza e cancel culture, classismo spietato e arcobaleno. L’Unione Europea e l’uccidente sono soliti bollare come dittature tutti i governi del mondo che non siano genuflessi all’ordine liberal-atlantista: viene spontaneo, però, domandarsi in che cosa realmente differisca una dittatura rispetto all’uccidente e all’Unione Europea. L’abbiamo sottolineato infinite volte: il contrario di falsità è verità, non censura. Le idee sbagliate si combattono con le idee giuste, non con il silenziamento e con il bavaglio, come invece sono soliti fare i censori e gli stati non democratici.