V’è un paradosso, che ho discusso in “Glebalizzazione. La lotta di classe al tempo del populismo” (Rizzoli, 2019): il populismo – dicono le sinistre fucsia al servigio dei padroni cosmopoliti – parla alla pancia. Ebbene, le sinistre arcobaleno dimenticano che gli esseri umani, oltre alla testa, cui sempre è è bene parlare, hanno anche una pancia, che ha le sue buone ragioni, specie quando è vuota. Ancora. Le sinistre arcobaleno accusano il populismo di fondarsi sulle paure e sull’odio popolare e, insieme, si fondano esse stesse sulle paure e sull’odio indirizzati verso il populismo, evocando ossessivamente lo spettro del totalitarismo, della dittatura e, non di rado, del nazismo o dello stalinismo redivivi.
Citazioni
“E – vi preghiamo – quello che succede ogni giorno non trovatelo naturale. Di nulla sia detto ‘è naturale’ in questi tempi di sanguinoso smarrimento, ordinato disordine, pianificato arbitrio, disumana umanità, così che nulla valga come cosa immutabile”.
(B. Brecht, L’eccezione e la regola)