Stanno per privatizzare l’acqua. È bene che si sappia. Tutti debbono esserne coscienti. Perché crimini come questo che sta per compiersi n0n possono passare inosservati.
Fronte avanzato della modernizzazione capitalistica e della difesa liturgica del progresso inteso come liberazione dell’economia, il Partito Democratico è pronto a compiere un nuovo crimine. È pronto a privatizzare l’acqua. È pronto a trasformare in merce disponibile a seconda del denaro posseduto un bene che spetta liberamente a ogni essere umano in quanto tale.
Fa, peraltro, ridere che questo partito che non ha valori di riferimento che non siano il valore di scambio porti orwellianamente nel suo nome l’aggettivo “democratico”: proprio quando, pronto a privatizzate l’acqua, si accinge a buttare alle ortiche la volontà di un referendum democratico con cui – ricordate? – nel giugno del 2011 ventisei milioni di Italiani dissero “sì” alla gestione pubblica dell’acqua. E ora il Partito “Democratico” – le virgolette sono d’obbligo, a questo punto – è pronto ancora una volta a compiere un gesto tutto fuorché democratico.
Siamo al cospetto dell’ennesima opera di “enclosure”, con cui i beni pubblici diventano merci: e a difendere questa follia è il Partito Democratico, nel quale masse di “militonti”, anche in buona fede, si identificano perché pensano, ad oggi, che votare PD sia “di sinistra”, “antifascista”, “antiberlusconiano”, ecc.
Non sanno che, con quel voto, stanno affossando la democrazie e il pubblico, permettendo al mercato sovrano di trionfare senza limitazioni. Non sanno che oggi il capitale, per affermarsi nella sua logica classista e privatistica, competitiva e mercificante, ha scelto di rivolgersi alle sinistre: di modo che le masse lobotomizzate non si accorgano di quanto sta avvenendo, pensando magari anzi che sia “di sinistra”. In altri termini, se vogliamo mantenere questa vecchia dicotomia di ordine topologico, il capitale si rivolge oggi alle sinistre per fare le “riforme” di destra. E lo fa per ingannare meglio il gregge omologato, che, indotto a pensare che il solo nemico siano i totalitarismo del 900, non è in grado di cogliere la natura totalitaria del fanatismo economico di cui il PD è espressione.
Sono pronti a privatizzare l’acqua. Sono pronti a “sopprimere” l’articolo centrale della legge, ossia l’articolo che rende operativa fattualmente la volontà di 26 milioni di italiani. Si sceglie – è il caso di dirlo – di annientare in modo non democratico il volere democraticamente espresso da 26 milioni di Italiani. Se fossimo in “1984” di Orwell, così troveremmo scritto: la Guerra è Pace, la Schiavitù è Libertà, il Partito è Democratico.
Occorre reagire a questi crimini che si susseguono sempre più rapidamente. E il modo migliore per reagire sta nel conoscere. Sta nel capire le dinamiche in atto. Il potere sogna un gregge di ignoranti, disposti a subire passivamente tutto, senza manco saperlo. La rivoluzione è anzitutto nella cultura, diceva Gramsci.