Vi svelo una cosa, in realtà semplicissima. La parola sovranismo, di per sé, non vuol dire nulla, e anzi è un lemma utilizzato ad hoc dalla neolingua imperante per confondere le acque e per screditare ogni anelito alla riconquista della sovranità nazionale. In verità, il punto essenziale, l’unico che realmente conti, è il pieno recupero della sovranità nazionale dello Stato come base per la sovranità popolare, vale a dire per la democrazia. Dentro la categoria sciocca di sovranismo è racchiuso tutto e il contrario di tutto: sovranismo sarebbe tanto quello di un criminale come Pinochet, quanto quello della monarchia di casa Savoia, quanto mille altre esperienze ancora della storia moderna. Vi è bisogno di precisione massima nei concetti della filosofia politica. Per questo, esorto a non utilizzare la categoria vuota di sovranismo e a impiegare, invece, quella di sovranità democratica. Battersi per la sovranità democratica significa esattamente questo: lottare affinché l’Italia riconquisti la sua sovranità monetaria e militare e, su tali basi, possa esercitare appieno la sovranità popolare, vale a dire la piena autodeterminazione del popolo italiano secondo le forme previste dalla Costituzione.
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