Come la filosofia, anche la religione è tentativo di ricomporre la Totalità e di superare la scissione, come peraltro dice il nome stesso che la esprime: religio è, per definizione, ciò che “lega insieme”, nella duplice accezione a) della comunità dei credenti, che – secondo quanto si è precedentemente adombrato – si riconoscono nell’amore per Dio e tra loro in quanto sue creature, e b) del sapere rappresentativo che afferra la Totalità, dunque il senso ultimo e metafisico delle cose, spingendosi al di là del piano empirico dei dati di fatto accertati dall’intelletto astratto. Ed è per questo che Hegel, a partire dalla sua fase francofortese, ravvisa nella religione, ancor prima che nella filosofia, la strada maestra per superare lo iato tra la morta oggettività positiva dell’ordine sociale e politico, da una parte, e la vitalità dell’individuo empirico, dall’altra.

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