Mi segnalano un livoroso attacco contro di me e contro Vox Italiae da parte di un certo Madonnia sul rotocalco turboglobalista “La Visione”. Un articolo in cui nulla v’è di scientifico. Mi sento in dovere di chiedere scusa a Madonnia per le ore di vita che temo di avergli tolto, senza volerlo, con il sangue marcio che s’è fatto nel maturare rancura, nello schiumare di rabbia e nell’ingaglioffarsi come un bruto. L’articolo, purtroppo, rivela non solo la cecità rancorosa di chi l’ha scritto, ma anche la paura di un concretizzarsi politico delle nostre idee filosofiche. L’articolo di Madonnia, alla stregua della censura che si è abbattuta sulle pagine di Vox Italiae, è un sintomo di debolezza del sistema, di cui Madonnia è un pittoresco ingranaggio. Prima ti ignorano, poi ti debbono combattere: a patto che, naturalmente, le tue idee non siano assimilabili al sistema. La cui reazione, nel nostro caso, è rivelativa: non siamo compatibili con esso. E lo rivendichiamo. Ringraziando la fanteria leggera dei vari Madonnia e degli altri scudieri dell’ordine costituito per averlo reso palese. Preciso una cosa sola, che all’acuto Madonnia è, tra le tante, sfuggita: noi siamo internazionalisti, e non v’è occasione in cui non lo ribadiamo. Anche il mio nuovo libro “Glebalizzazione. La lotta di classe al tempo del populismo” (Rizzoli) spiega bene la questione. Ma Madonnia, tra livore e reti sociali, non ha tempo per i libri ed è un vero peccato. Non siamo cosmopoliti liberisti, non siamo nazionalisti regressivi: siamo internazionalisti e sovranisti, giacché crediamo in una comunità internazionale di Stati sovrani nazionali, democratici e socialisti. Troppo difficile capire per l’acuto Madonnia, mi rendo conto. Ma tant’è. Gente come lui sta lì, a occupare un piccolissimo spazio ontologico nell’universo, per confondere le acque: e per screditare la nostra idea di socialismo, chiamandola fascismo. Il tutto, ovviamente, per santificare quel capitalismo che produce in serie avatar funzionali e dediti a tutto fuorché al pensiero critico, come il signor Madonnia, l’analogon dell’agente Smith (e non di Adamo Smith) in Matrix. Passo e chiudo, lasciando che Madonnia seguiti nel suo abbaiare alla luna (gli auguro che a fine giornata qualcuno lasci cadere per lui dall’alto un osso ricco di polpa). Come diceva un antico proverbio persiano: i cani abbaiano, la carovana passa.
Citazioni
"La filosofia è un'alta strada alpina, a essa conduce solo un ripido sentiero su pietre appuntite e rovi pungenti; è un sentiero solitario e diventa sempre più deserto quanto più si sale, e chi lo percorre non deve conoscere spavento, ma deve lasciarsi tutto alle spalle e di buon animo aprirsi da sé la via nella fredda neve. Spesso costui si trova, all'improvviso, sopra l'abisso e vede di sotto la valle verdeggiante; laggiù lo attrae con forza la vertigine; ma deve star fermo, dovesse anche aderire alle rocce col sangue dei piedi. Ben presto vede il mondo sotto di sé, i suoi deserti di sabbia e paludi, scomparire; i dislivelli d'altitudine si pareggiano, le dissonanze non arrivano fino a lassù, la sua rotondità si fa manifesta. Lui è sempre nella pura, fresca aria alpina e vede già il sole, quando sotto ancora è notte fonda". (A. Schopenhauer, “Scritti postumi”)