Socrate

Leggiamo sul “Fatto Quotidiano” una notizia sconcertante relativa a Mark Rutte, segretario della NATO che ha recentemente preso il posto di Stoltenberg (mai come in questi casi vale il noto detto latino secondo cui nomina sunt omina): Rutte avrebbe sostenuto l’esigenza di operare tagli sulla sanità e sulle pensioni in Europa per produrre più armi in vista della difesa del vecchio continente. Una proposta folle e sciagurata, da qualsiasi prospettiva noi la analizziamo. Una prospettiva, va detto, che nella sua follia risulta però perfettamente coerente con la logica illogica dell’odierno Occidente o, meglio, uccidente liberal-atlantista: lo definiamo in tal maniera proprio per sottolineare la sua pulsione mortifera che si estrinseca non solo verso di sé, mediante la cancel culture e le altre pratiche autodistruttive e pantoclaste oggi imperanti nella nostra civiltà occidentale in fase di tramonto; la pulsione di morte propria dell’uccidente si determina anche nel rapporto con le altre civiltà, un rapporto che appare ormai sotto ogni riguardo di tipo distruttivo, imperialistico e belligerante. D’altro canto, come più volte abbiamo sottolineato, quella in corso non è la guerra della Russia contro l’Ucraina, essendo invece il conflitto che la civiltà uccidentale e americanocentrica sta conducendo contro la Russia di Putin, colpevole di non genuflettersi al nuovo ordine mondiale a stelle e strisce. La macabra immagine di un Occidente che distrugge gli altri e se stesso affiora limpidamente anche dalle parole poc’anzi ricordate di Rutte: una civiltà che sacrifica la sanità e le pensioni a beneficio della produzione di armi risulta in balia del nichilismo estremo. E dire che ci avevano garantito che grazie all’Unione Europea non vi sarebbero state più guerre… Era una fake news, una delle tante sulle quali si è edificato il costrutto paradossale dell’Unione Europea.

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