“Le masse popolari in Europa non sono contro le masse popolari in Africa. Ma quelli che vogliono sfruttare l’Africa sono gli stessi che sfruttano l’Europa. Abbiamo un nemico comune”. (SANKARA)
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La Destra liberista del Danaro è questo nemico in comune. E la Sinistra libertaria del Costume è la sua vile armata di legittimazione culturale. Esse, insieme, non celebrano mai africani come l’eroico patriota socialista e anti-imperialista Sankara. No. Potessero, lo ammazzerebbero ancora altre mille volte. Esse celebrano solo le deportazioni neocolonialistiche di migranti come nuovi schiavi del mondialismo. Elogiano l’africano sempre e solo come soggetto lacrimevole che fugge per mare e che deve essere accolto facendolo generosamente lavorare gratis o a prezzi da fame, per sfruttarlo al meglio, per abbassare anche i salari degli autoctoni e per colpire la classe lavoratrice nel suo complesso (autoctona e migrante, bianca e nera, maschile e femminile, europea e africana). Contro questi deportatori di esseri umani (Destra del Danaro) e contro questi stolti cantori lacrimevoli dell’immigrazionismo neocolonialistico (Sinistra del Costume), occorre elogiare e supportare incondizionatamente chi, come Sankara, in Africa e nel resto del mondo lotta contro l’imperialismo capitalistico e in difesa del proprio popolo.