Socrate

«I grandi possedimenti dei ricchi non inquietano il povero, mentre d’altronde il ricco che fallisce nelle sue intenzioni non è consolato dal molto che già possiede. La ricchezza assomiglia all’acqua del mare: tanto più se ne beve, tanto più si ha sete. La stessa cosa vale per la fama. Il fatto che, dopo aver perduto la ricchezza o il benessere, dopo aver superato il primo momento di dolore, il nostro stato d’animo abituale non ne riesca molto diverso dal precedente, dipende dal fatto che, dopo che il destino ha ridotto il fattore del nostro possesso, noi diminuiamo altrettanto il fattore delle nostre esigenze».

(A. Schopenhauer, “La saggezza della vita”)

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