"Nella vita è perciò utile prima di tutto condurre a perfezione, per quanto possiamo, l’intelletto ossia la ragione, e in ciò consiste la più alta felicità, o beatitudine, dell’uomo; poiché la beatitudine non è altro che l’appagamento dell’animo originato dalla conoscenza intuitiva di Dio. Ora condurre a perfezione l’intelletto non è altro che avere intelligenza di Dio, e degli attributi e azioni di Dio. Perciò
il fine ultimo dell’uomo guidato da ragione, ossia il desiderio supremo, con il quale si studia di controllare tutti gli altri, è quello da cui è portato a concepire adeguatamente se stesso e tutte le cose che possono essere colte dalla sua intelligenza".
(B. Spinoza, "Etica dimostrata secondo l'ordine geometrico")