“Quale delle foglie, | tale è la stirpe degli umani. Il vento / brumal le sparge a terra, e le ricrea / la germogliante selva a primavera” (Iliade, VI)
In questa sezione, trovate il commento libro per libro all'”Iliade” ad opera di Giacomo Maria Prati. Cliccando su ciascuno dei 24 libri, potrete sentire il commento audio. Buon ascolto! E che il viaggio abbia inizio!
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LIBRO 24
Canta, o dea, l’ira d’Achille Pelide, / rovinosa, che infiniti dolori inflisse agli Achei, / gettò in preda all’Ade molte vite gagliarde / d’eroi, ne fece il bottino dei cani, / di tutti gli uccelli — consiglio di Zeus si compiva — / da quando prima si divisero contendendo / l’Atride signore d’eroi e Achille glorioso. / Ma chi fra gli dèi li fece lottare in contesa? / Il figlio di Zeus e Latona; egli, irato col re, / mala peste fe’ nascer nel campo, la gente moriva, / perché Crise l’Atride trattò malamente. (“Iliade”, I)
Citazioni
"Questo io, e cioè la mente per cui sono quel che sono, è interamente distinta dal corpo, del quale è anche più facile a conoscersi; e non cesserebbe di essere tutto quello che è anche se il corpo non esistesse". (R. Descartes, "Discorso sul metodo")