“L’essenziale è rimanere fedeli al proprio scopo” (G.W.F. Hegel, Lezioni sulla storia della filosofia)
In questa sezione del sito potete seguire alcune video-lezioni sulla storia della filosofia moderna svolte da Diego Fusaro nel corso da lui tenuto nel 2012. Nostra convinzione è che – hegelianamente – la storia della filosofia coincida con la filosofia e che non si possa filosofeggiare se non seguendo la storia dello sviluppo del pensiero. Con le parole di Giovanni Gentile, “non è concepibile filosofia che non si fondi sulla storia della filosofia, né storia della filosofia che non poggi sulla filosofia, poiché la filosofia e la sua storia sono tutt’uno come processo dello spirito; in cui sarà empiricamente possibile distinguere una trattazione storica da una trattazione sistematica della filosofia, e pensare che ciascuno dei termini presupponga l’altro, poiché speculativamente l’uno è proprio l’altro, quantunque in forma diversa” (Teoria generale dello Spirito come atto puro).
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INTRODUZIONE ALLA STORIA DELLA FILOSOFIA
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HEGEL E IL CONCETTO DI STORIA DELLA FILOSOFIA
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IL CONCETTO DI MODERNITÀ
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RINASCIMENTO (BRUNO, CAMPANELLA, PICO)
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CARTESIO E LA VERITÀ COME CERTEZZA DEL SOGGETTO
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MONTAIGNE, CARTESIO E ROUSSEAU: IL VERO COME SINCERITÀ?
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TOMMASO HOBBES
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LOCKE E IL MODERNO HOMO OECONOMICUS
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L’ONTOLOGIA POLITICA DI SPINOZA
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SPINOZA E HUME. PENSIERO FORTE E PENSIERO DEBOLE
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DAVIDE HUME E ADAMO SMITH
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L’EMPIRISMO TRASCENDENTALE DI KANT
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DA KANT A FICHTE
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FICHTE E LA DOTTRINA DELLA SCIENZA
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FICHTE E LA RIVOLUZIONE FRANCESE
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HEGEL E L’IDEALISMO ASSOLUTO
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HEGEL E LE TRAGEDIE NELL’ETICO
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MARX E HEIDEGGER. CAPITALISMO E TECNICA
Citazioni
"A me manca in tutto e per tutto la pazienza di vivere. Perché la mia anima e i miei pensieri sono così sterili, e tuttavia sempre torturati da dolori senza contenuto, voluttuosi e penosi? La lingua del mio spirito non si scioglierà mai in me, dovrò sempre balbettare? Io ho bisogno di una voce penetrante come lo sguardo di una lince, terrificante come il sospiro di un gigante, persistente come il suono della natura, mordente come il sibilo del vento gelido, sinistro come lo scherno impietoso dell'eco, di una gamma che va dal basso più profondo fino ai toni più teneri, modulati a partire dal bisbiglio sacro fino all'energia frenetica. È di questo ch'io ho bisogno per respirare, per esprimere ciò che tengo nell'anima, per scuotere le viscere sia dell'ira come della simpatia. Ma la mia voce è rauca come il grido del gabbiano o spenta come la benedizione sulle labbra di un muto".
(S. Kierkegaard, “Aut-aut”)