L’inganno subdolo di Greta e del padronato sta in ciò: occultano il fatto che la giusta lotta per l’ambiente non si fa stringendo la mano al premio Nobel per la pace missilistica Obama o belando “ambienteee!” in piazza. Si fa, semmai, mediante la lotta di classe e il rovesciamento del modello capitalistico di sviluppo. Il modo di Greta e dei padroni è falso: fa sentire in colpa il popolo e la classe lavoratrice, senza mai, ovviamente, menzionare i padroni. Pensate alla scena tragicomica di Greta che veleggia beata verso Nuova York con Casiraghi, mentre l’operaio in coda sulla Panda sul grande raccordo anulare deve sentirsi in colpa perché inquina il pianeta! Il capolavoro del padronato cosmopolitico.
Citazioni
"La dialettica del pensato è, si può dire, la dialettica della morte; la dialettica del pensare, invece, la dialettica della vita. Infatti il presupposto fondamentale della prima è la realtà o verità tutta quanta ab aeterno determinata in guisa che non sia più concepibile una determinazione nuova, come determinazione attuale della realtà [...]. La dialettica, invece, del pensare non conosce un mondo che già sia, che sarebbe un pensato; non suppone una realtà al di là della conoscenza e di cui toccherebbe a questa d'impossessarsi, perché sa, come ha dimostrato Kant, che tutto ciò che si può pensare della realtà (il pensabile, i concetti dell'esperienza) presuppone l'atto stesso del pensare. E' in questo atto vede perciò la radice di tutto".
(G. Gentile, "La riforma della dialettica hegeliana")