Arriva anche in Germania l’imperdibile svolta arcobaleno. Infatti, è recentemente passata una curiosa legge che permette la transizione di genere con una semplice autodichiarazione. Le terre teutoniche si allineano così perfettamente al nuovo ordine erotico di completamento del nuovo ordine mondiale turbocapitalistico e alla sua deregolamentazione integrale del mondo della vita in funzione della deregolamentazione del mondo dei mercati. Una legge simile era già subentrata in Spagna qualche tempo addietro, come forse ricorderete. Siamo alle solite, naturalmente: nihil novi sub sole. Con una mano, le classi dominanti rimuovono con zelo i diritti sociali e del lavoro, secondo il cinico programma della civiltà neo-liberale; e con l’altra mano, elargiscono capricci di consumo arcobaleno per ceti abbienti, in funzione distrattiva e compensativa. Per funzione distrattiva, intendiamo il fatto che detti capricci arcobaleno servono a dirottare l’attenzione rispetto al sempre più disastrato campo del lavoro e dei diritti sociali, lasciando apparire superficialmente tollerante e generoso l’ordine neoliberale. Di più, lasciando intendere che le sole battaglie degne di essere combattute siano quelle per il liberalprogressismo funzionale all’allargamento illimitato del mercato (battaglie che ovviamente rinsaldano e non contrastano lo status quo). Per funzione compensativa, alludiamo al fatto che l’ordine neo-liberale compensa appunto con la elargizione dei capricci in tinta arcobaleno la propria spietata distruzione dei diritti del lavoro e del sociale. Come più volte abbiamo sottolineato, il disordinato ordine turbocapitalistico mira a distruggere il vecchio paradigma eterosessuale con centralità della vita familiare per imporre il nuovo modello dell’androgino postfamiliare e dell’individuo unisex, che può determinare cosa essere secondo i propri capricci e, più precisamente, secondo le suggestioni di volta in volta fatte valere dal mercato capitalistico e dal suo impadronimento totale della vita umana.
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