Trump farà i dazi all’Europa

E adesso Donald Trump, il codino biondo che fa impazzire il mondo, annuncia che introdurrà dazi contro l’Unione Europea. La quale finisce così per essere trattata alla stregua di una colonia di second’ordine, benché i pretoriani del pensiero unico politicamente e geopoliticamente corretto seguitino indefessamente a sostenere che la civiltà del dollaro è il nostro principale e più prezioso alleato (proprio quando, oltretutto, il leviatano a stelle e strisce ci fa pagare il gas decisamente di più del nostro presunto nemico russo). La verità, sotto gli occhi di tutti, è che non si tratta di una alleanza, la quale prevederebbe un rapporto inter pares tra le parti: è invece un nesso di signoria e servitù, per riprendere la nota dialettica hegeliana. E questa decisione folle ma comunque coerente con lo schema di dominio statunitense avviene, per ironia della storia, proprio quando il multimilionario e transumanista Elon Musk – che, lo ricordiamo, fa parte del governo Trump – lancia il demenziale movimento Make Europe Great Again. Forse che Washington aspira a rendere l’Europa “di nuovo grande” tramite dazi e magari anche sanzioni? Una volta di più, Orwell era un dilettante al cospetto delle tendenze dell’odierno ordine mondiale americanocentrico. Come volevasi dimostrare, la musica non cambia con l’arrivo di Trump alla Casa Bianca. Nulla muta nell’imperialismo statunitense, come peraltro emerge pienamente dal fatto che Netanyahu vola proprio in questi giorni da Trump per ridisegnare le sorti del Medio Oriente, naturalmente sotto l’egida dell’imperialismo di Israele e Usa, in una parola di USraele. L’abbiamo detto e lo ripetiamo: gli Stati Uniti d’America, con Trump o con Biden, restano la contraddizione principale sul piano geopolitico. Ed è per questo che abbiamo buone ragioni per sperare nei Brics e nel blocco dei paesi disallineati che si stanno organizzando per resistere a quella globalizzazione che meglio andrebbe detta anglobalizzazione o, se si preferisce, americanizzazione forzata dell’intero pianeta.