La stupidità umana notoriamente non ha limiti. A provarlo, oltretutto, è il modus operandi di certi personaggi in cerca d’autore. I quali si accaniscono, spesso quotidianamente, diffamando e attaccando, nella speranza di avere visibilità di ritorno. E, così facendo, valorizzano solo l’avversario tanto aborrito: provandone l’ineludibilità. Perché, se no, darsi tanto da fare per demonizzarlo e ostracizzarlo un giorno sì e l’altro pure? È questo, recentemente, il caso di un titano della rete che si autoproclama filosofo urbinate e che mi ha eletto a suo bersaglio privilegiato, sperando di ricevere in cambio visibilità e magari inclusione, essendo egli ignorato quanto più si affanna per essere al centro della scena. È ancora il caso di una scribacchina semi-femminista che dalle sue pagine facebook urla contro di me, esortando Einaudi a non pubblicarmi (ottima dialettica, non v’è che dire!). Un noto detto suggerisce, se si incontrano resti organici lungo il tragitto, di evitarli: ci si può solo sporcare.