La guida suprema dell’Iran ha affermato nei giorni scorsi che dietro a quel che sta tragicamente accadendo in Siria vi sarebbero gli Stati Uniti d’America e Israele. Si tratta naturalmente di una voce non imparziale, va detto, considerato il fatto che l’Iran figura oggi come uno dei principali nemici sia degli Stati Uniti d’America, sia di Israele. E tuttavia la posizione della guida suprema dell’Iran ci pare degna di essere presa criticamente in considerazione. E ciò soprattutto in ragione del fatto che, come abbiamo più volte evidenziato, i terroristi che hanno rovesciato il governo di Assad hanno fatto un immenso favore sia a Washington, sia a Tel Aviv, resta da chiarire se per accidens, o se, come sostiene l’Iran, su mandato specifico dell’Occidente o, meglio, dell’uccidente liberal-atlantista. D’altro canto, come abbiamo evidenziato nei giorni scorsi, la prima mossa posta in essere dai terroristi al potere in Siria è stato l’annuncio della liberalizzazione del paese e dello smantellamento dello Stato di Assad. Insomma, non può passare sotto silenzio che sono davvero terroristi sui generis quelli che parlano lo stesso lessico dei signori della finanza di Wall Street o, meglio, di War Street. Non è dunque da escludere a priori che dietro a quel che è accaduto in Siria vi possa essere l’operato sinergico e nefando di USA e Israele, in una parola di USraele. Non abbiamo, sia chiaro, le prove a sostegno di ciò, ma disponiamo comunque di molti indizi che non debbono essere trascurati: in primo luogo, come già ricordato, la inconfessabile convergenza di interessi tra i terroristi dell’isis in Siria e Washington e Israele, già da anni interessate a far cadere in ogni modo il governo di Assad, in quanto disallineato rispetto alla globalizzazione neo-liberale e americanocentrica e, si più, vicino alla Russia e alla Cina. Non sfugga neppure il tono della narrazione attualmente egemonica, che tende a demonizzare senza tregua il governo di Assad e in qualche modo a giustificare l’operato dei terroristi, addirittura presentandoli come democratici e umanitari nel loro gesto di rovesciamento del governo di Assad. Ora che i terroristi hanno rovesciato il governo di Assad, svolgendo una parte importante a favore dell’interesse di USraele, non ci stupiremmo affatto se venissero a loro volta rovesciati da Washington e sostituiti con un governo di provata fede atlantista. Lo scopriremo comunque presto.
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