I manifestanti in Val di Susa, intenti a belare in nome dell’apertura delle frontiere e del dogma della libera circolazione, non lo sanno. I loro motti sono quelli della classe dominante, il loro immaginario è quello del liberismo capitalistico: “no alle frontiere”, “libera circolazione delle merci e delle persone mercificate”, “anarchia (=deregulation)”. Insomma, ecco ancora la Sinistra libertaria del Costume che lotta in nome della Destra liberista del Danaro.
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