VI SPIEGO PERCHÉ OCCORRE STARE CON PUTIN

 

“Putin, purtroppo, non è Lenin: e tuttavia dispone di autonomia strategica e di armi di dissuasione di massa. Per questo, la Russia ha oggi (2018) il compito di appoggiare il più possibile gli Stati resistenti all’impero americano, ponendosi essa stessa come Stato che resiste: con la potenza russa, è come se al ritratto stilizzato del presidente americano Obama accompagnato dall’asserto yes, we can si affiancasse un’analoga immagine di Putin, a sua volta associata alla scritta no, you can’t. Per questo, vi è bisogno di una Russia geopoliticamente e militarmente solida e indipendente, che sappia frenare – nel tempo della morte del comunismo storico novecentesco – il delirio dell’estensione illimitata del fanatismo dell’economia a guida statunitense. A provare inequivocabilmente che la Russia di Putin deve essere geopoliticamente appoggiata è non solo l’odio diplomatico e mediatico del circo giornalistico e intellettuale occidentale – cassa di risonanza del potere neocapitalistico e finanziario –, ma anche il moltiplicarsi delle basi americane in Romania e in Ungheria, nonché la speranza occidentalistica di incorporare nella Nato l’Ucraina, destabilizzandola nel 2014 tramite una “rivoluzione colorata” gestita dalla potenza americana e, in subordine, dall’Unione Europea”.
[“Il futuro è nostro”, Bompiani, cap. VI]


Citazioni

"Il punto di vista trascendentale è quello che si coglie nella realtà del nostro pensiero quando il pensiero si consideri non come atto compiuto, ma, per cosí dire, quasi atto in atto: atto, che non si può assolutamente trascendere, perché esso è la nostra stessa soggettività, cioè noi stessi; atto, che non si può mai e in nessun modo oggettivare. Il punto di vista nuovo, infatti, a cui conviene collocarsi, è questo dell'attualità dell'Io, per cui non è possibile mai che si concepisca l'Io come oggetto di se medesimo". (G. Gentile, "Teoria generale dello Spirito come atto puro")
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