Socrate

« “Di tutto, di più” è oggi lo slogan che esprime il terribile mito di una crescita senza fine, di un’immortalità macchinina mossa peraltro dai più bassi istinti dell’ homo oeconomicus e quindi spezzata da crepe successive, soffocata dalla sua stessa pletora. Tutto questo faceva dimenticare qualsiasi finalità profondamente umana, mentre già dagli anni Quaranta e immediatamente successivi si correva al riarmo atomico mondiale. Questo tempo fu detto dell’“equilibrio del terrore” (una contraddizione in termini), e in seguito, al suo crollo, non poteva non aprirsi che la fase del “terrore di ogni giorno”. Sotto una finta pace il capitalismo si sbrigliò nelle sue imprese più strampalate. »

A. Zanzotto, “In margine a un vecchio articolo”

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