Socrate

E adesso pare che Zelensky, attore Nato e dittatore (anzi dittattore), prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood, se ne andrà in esilio in Francia. Forse, aggiungiamo noi con timbro ironico, prenderà servizio al Moulin Rouge… Come volevasi dimostrare, la sorte del guitto di Kiev si sta realizzando come da copione. Ora che non serve più ai piani imperialistici di Washington, viene abbandonato da tutti ed è costretto a fuggire miseramente in modo tutt’altro che eroico, con buona pace del coro virtuoso europeisticamente corretto che lo aveva celebrato come eroe e paladino dei valori occidentali della libertà e della democrazia, lui che ha chiuso i partiti di opposizione, imposto il canale televisivo unico, perseguitato la chiesa ortodossa e supportato il battaglione neonazista Azov. Paolo Gentiloni ha recentemente cinguettato su X: “merita rispetto”. Siamo in disaccordo: il guitto di Kiev non merita alcun rispetto, essendo sic et simpliciter una marionetta manovrata da Washington in funzione anti-russa: non ha lottato per difendere la libertà e l’indipendenza dell’Ucraina, ma ha sacrificato entrambe sull’altare dell’imperialismo a stelle e strisce, che lo ha utilizzato come un semplice burattino telecomandato. E ora che non serve più, viene abbandonato, proprio come le marionette di Mangiafuoco in Pinocchio di Collodi. Trump ha capito, con sobrio realismo, che la Russia non può essere sconfitta e ha volto a proprio beneficio la situazione, cercando la via della pace: un’altra campagna di Russia fallita, nella migliore tradizione storica. Probabilmente l’arcobalenico e vegliardo Biden non sarebbe riuscito neppure a capire questo punto decisivo e avrebbe continuato questa sciagurata e inutile guerra. Che l’Ucraina potesse sconfiggere la Russia era da subito implausibile, come non mancammo di sottolineare: e lo era anche con il pieno sostegno militare ed economico di Washington e di Bruxelles. Washington lo ha duramente appreso (meglio tardi che mai), Bruxelles no e continua sciaguratamente a supportare il guitto di Kiev, peraltro imprudentemente identificandolo con il paladino della libertà e della democrazia. E, per ciò stesso, segnalando che la stessa Unione Europea è di fatto allo sbaraglio, essa stessa trattata in maniera analoga rispetto al dittattore pronto a fuggire in Francia: è stata utilizzata come sempre da Washington e ora viene abbandonata al suo destino, come un servo senza dignità.

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