È il presidente ucraino Volodymyr Zelensky la ”persona dell’anno” secondo il Financial Times, che lo celebra come ”un alfiere della democrazia liberale nel più grande confronto globale contro l’autoritarismo del ventunesimo secolo”. Del resto, il guitto dei guitti ha chiuso i partiti di opposizione, ha imposto il canale televisivo unico, ha posto in essere restrizioni alla chiesa ortodossa, fa di tutto per impedire la pace, sacrifica l’Ucraina sull’altare dell’interesse degli Stati Uniti: chi se non lui rispecchia al meglio la figura del personaggio dell’anno, naturalmente dal punto di vista di Washington?
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