Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, l’ha ammesso candidamente nei giorni scorsi: “Casa Bianca ha chiesto censura contenuti covid su Facebook e Instagram” (Skytg24). Ancora con le parole di Zuckerberg: “nel 2021 alti funzionari dell’Amministrazione Biden, tra cui la Casa Bianca, hanno ripetutamente fatto pressione sui nostri team”. Non era difficile immaginarlo, in effetti. Perché mai Zuckerberg avrebbe dovuto censurare idee, bloccare profili e demonetizzare utenti, quando in realtà è nel suo interesse soltanto che la gente stia sui social e generi profitto per la piattaforma? Non stupisce affatto che, dietro alle orrende pratiche della censura invalse negli anni dell’emergenza, vi fosse la politica e, più precisamente, quella firmata da un partito che, in perfetto stile orwelliano, si fa chiamare “democratico”. Per ammissione del suo fondatore, Facebook ha praticato la censura su ordine della Casa Bianca. La stessa Ursula von der Leyen, nei mesi scorsi, ha invocato con convinzione uno “scudo democratico”, in grado di limitare la libertà di espressione in nome dell’orwelliana “lotta contro la disinformazione”, cioè contro ogni visione non organica a quella stabilita dal potere neoliberale. E, come se non bastasse, in questi giorni il nostro Gentiloni ha avuto il coraggio di sostenere che dai social media giunge un serio pericolo per le democrazie: per Gentiloni – che in ciò esprime perfettamente la posizione dei gruppi dominanti – il pericolo per la democrazia non deriva – si badi – dalla censura sempre più in atto sui social, ma dal fatto che non ce n’è abbastanza. Più chiaro di così! Ormai dovrebbe essere piuttosto chiara la tendenza in atto nel quadro dell’ordine neoliberale dell’occidente, anzi dell’uccidente: esso, che storicamente fatica – per usare un eufemismo – a tutelare i diritti sociali e del lavoro, non riesce più nemmeno a garantire la libertà di espressione, che anzi si adopera ormai apertamente per comprimere. E copre questa squallida pratica dietro il nome orwelliano di “lotta alla disinformazione”.
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