Fromm ritiene necessario attuare una nuova società, fondata
sull'essere, liberata dalla categoria dell'avere , che garantisca, a
livello politico e nell'ambito del lavoro, la partecipazione democratica di
tutti gli uomini. Il rapporto tra l'uomo e la società differisce da quello di
Freud per il quale l'uomo è fondamentalmente antisociale e deve essere
addomesticato dalla società. Sia la psicoanalisi che il marxismo hanno
parzialmente fallito nel loro intento, spiega Fromm in "Marx e Freud". Né l'una
né l'altro sono in grado di produrre sostanziali cambiamenti della condizione
umana: la psicoanalisi e il marxismo sembrano aver perso la loro carica
liberatrice e non sono in grado di fornire la comprensione dei processi in atto.
C'è bisogno di una revisione sia per l'una che per l'altro. Della psicoanalisi
freudiana, oltre a criticare l'impianto meccanicistico, retaggio di una cultura
positivista, Fromm denuncia il carattere borghese proprio dell'epoca e
dell'ambiente in cui Freud viveva. Freud non ha espresso nella sua psicoanalisi
la vera natura umana, ma solo quella di una società capitalistica, egoista e
maschilista riducendo i rapporti tra uomo e mondo solo in termini di
soddisfacimento libidico. Nella società alienata del capitalismo non sono, però,
i bisogni e le potenzialità umane ad essere realizzati, ma i bisogni socialmente
indotti dal mercato. Il marxismo d'altra parte non ha colto il peso che le forze
psicologiche, attraverso i meccanismi di riproduzione sociale, hanno sulla
personalità degli individui. In "Fuga dalla libertà" Fromm analizza i meccanismi
che hanno operato nella storia dell'uomo, in particolar modo analizzando la
storia moderna dell'Occidente, che ha spesso visto gli uomini fuggire dalla
libertà, cedere la libertà mantenendo l'appartenenza alla società, luogo di
sicurezza contro la solitudine. Anche il totalitarismo nazista può essere
spiegato con questi meccanismi. Famosa è l'analisi psicoanalitica che egli fa di
Hitler, descritto come sadico con il popolo tedesco, che domina e sottomette e
masochista nei confronti del destino. Non sembra, però, che Fromm attribuisca a
un processo rivoluzionario la possibilità di superamento dell'alienazione. La
psicoanalisi può compiere la necessaria critica dell'alienazione dell'uomo
contemporaneo e della sua infelicità. Mentre la società capitalista preferisce
personalità ferme a stadi pregenitali, demandando alla famiglia il compito della
repressione sessuale, Fromm guarda ad una sessualità genitale, che egli vede
come simbolo di libertà, creatività, socievolezza. E' stata notata in Fromm una
lettura di Marx nella quale i valori della vita, del lavoro liberato,
dell'utopia e del Socialismo vengono contrapposti ai valori della morte, dello
sfruttamento, dell'alienazione e del capitalismo. In particolare, fra i valori
che nella lettura di Fromm vengono esaltati, fondamentale è quello dell'amore.
In "L'arte di amare", che è la sua opera più nota e più popolare, discute cinque tipi di amore : amore fraterno, amore tra genitori e
figli, amore erotico, amore per se stessi, amore per Dio. Tutte queste forme di
amore hanno elementi comuni e devono essere basati sul senso di responsabilità,
rispetto e conoscenza. Per ogni individuo l'amore è il modo normale di superare
il senso di isolamento e, come desiderio di unione con gli altri, assume una
forma specificamente biologica tra l'uomo e la donna. Fromm afferma che è errato
interpretare l' amore come una reciproca soddisfazione sessuale poiché una
completa felicità sessuale si raggiunge soltanto quando c'è l'amore. La
concentrazione sulla tecnica sessuale come se questa rappresentasse la via alla
felicità è, egli afferma, una delle molti ragioni per cui l'amore è diventato
così raro nella moderna società capitalistica. Fromm crede che l'amore sia
l'unica e soddisfacente risposta al problema dell'esistenza umana. L'amore non
può essere insegnato, bensì deve essere acquisito tramite uno sforzo continuo,
disciplina, concentrazione e pazienza, tutte cose che sono difficili per la
pressione continua della vita moderna. Il più importante contributo di Fromm sta
nell' accentuazione della dignità e del valore dell'individuo . A
differenza degli psicologi del comportamento, egli non riduce l'uomo ad un
comune denominatore di istinti e considera il sesso molto meno importante
dell'amore. Le sue idee sulla teoria della pratica dell'amore sono della massima
importanza poiché dimostrano che uomini e donne possono superare le pressioni
della vita quotidiana e le difficoltà che essi incontrano quando vogliono
formare mature relazioni d'amore. Dal punto di vista strettamente psicanalitico,
Fromm è noto per aver approntato una teoria della
personalità . Formatosi innanzitutto come sociologo, Fromm ha saputo
coniugare il pensiero di Freud con molti altri grandi filoni culturali, da Marx
alla tradizione ebraica. All'interno di questa vasta sintesi dottrinale, si
trova anche una teoria della personalità ed una caratterologia, nata come
tipologia causale, studiata empiricamente con indagini sul campo e con uso di
test proiettivi. La tipologia di Fromm è centrata sul concetto di produttività.
Il carattere "produttivo" è quello pienamente sviluppato, non alienato, maturo e
ricco di amore per la vita; questo è il punto di riferimento, cui tendono gli
altri tre tipi principali, che sono il "ricettivo", l' "appropriativo" e il
"mercantile". I tre tipi non costituiscono categorie fisse, ma piuttosto, come
in tutti i sistemi caratterologici moderni, delle tendenze presenti in una certa
proporzione in ogni carattere. E' significativo quindi non solo il caso in cui
una tendenza appare più sviluppata delle altre, ma anche il caso contrario, in
cui una tendenza appare appena accennata. Inoltre, la produttività non esclude
che il carattere possa essere classificato come appartenente ad uno degli altri
tipi; il pieno sviluppo delle potenzialità umane può essere raggiunto attraverso
vie differenti. In "Analisi della distruttività umana", Fromm ha descritto anche
un altro tipo interamente negativo, il "necrofilo", amante della morte e nemico
della vita; questo rappresenta un caso limite, patologicamente lontano dai
valori del carattere produttivo. E' raro, fortunatamente, che il necrofilo possa
incontrarsi allo stato puro, ma può presentarsi allo stato di tendenza nelle
persone troppo affascinate dalla tecnica e dall'ordine.