STRANE FOTO DI FILOSOFI
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Certo all'uomo incombe la necessità di occuparsi del finito. Ma è una necessità superiore che l'uomo abbia una domenica della vita, in cui si elevi al disopra delle faccende feriali, occupandosi del vero e recandoselo alla coscienza. (Hegel, Lezioni sulla filosofia della storia, pp. 23-24)

In questa sezione trovate foto bizzarre che raffigurano i filosofi nei diversi momenti (anche in quelli più quotidiani e prosaici) della loro esistenza.
Anche i filosofi, del resto, sono uomini tra gli uomini, non sono "pure teste alate d'angelo", come già notava Schopenhauer: essi devono continuamente dismettere la tunica del filosofo per confrontarsi con la vita di tutti i giorni, anche nei suoi aspetti più strambi.


T.W. Adorno suona il pianoforte


Albert Camus in un momento di relax coi figli


John Dewey tra i bambini


Paul Feyerabend lava i piatti!


Michel Foucault a una manifestazione


Giovanni Gentile al fianco di Benito Mussolini


Martin Heidegger contempla il panorama


Edmund Husserl (con l'immancabile pipa) a tavola con la famiglia


Ernst Jünger agghindato da militare


Gabriel Marcel coi nipoti


Che strane bottiglie di vino!


Merleau-Ponty


Nietzsche al manicomio di Jena


Bertrand Russell a tavola


Jean-Paul Sartre nell'esercito...


Jean-Paul Sartre con un buon bicchiere di vino e la sigaretta in mano


Gadamer sorseggia un bicchiere di vino ridendo beatamente


Maritain e papa Paolo VI


Foucault sulle colonne


Foucault coi suoi studenti a Berkeley


Foucault accarezza il gatto


Habermas coi suoi studenti


Marcuse tiene una conferenza a Berlino, nel 1968, tra gli studenti


Che Guevara accende il sigaro a Sartre


Gianni Vattimo che fa filosofia alla radio


Simone Weil in campagna con le amiche


Einstein mostra la lingua


Freud gioca col cane




È necessario comparare la vita ad uno slancio, perché nessun'altra immagine, tratta dal mondo fisico, vale a esprimerne con altrettanta approssimazione l'essenza. Tale è la mia vita interiore e tale è pure la vita in generale. Se, nel suo contatto con la materia, la vita è paragonabile a un impulso o a uno slancio, considerata in se stessa, essa è un'immensità di virtualità, un compenetrarsi reciproco di migliaia di tendenze: le quali, tuttavia, saranno " migliaia " solo quando verranno rese esteriori le une alle altre, ossia spazializzate. Allo stesso modo, di un sentimento poetico esprimentesi in strofe, in versi, in parole distinte, si può dire che esso conteneva in sé tale molteplicità di elementi particolari, e che tuttavia, chi l'ha prodotto è stata la materialità del linguaggio. Ma attraverso le parole, i versi, le strofe, circola l'ispirazione indivisibile che costituisce l'unità del poema. (H. Bergson, "L'evoluzione creatrice")






La filosofia e i suoi eroi