La condizione dell'uomo è, in verità, stupefacente. Non gli viene data né gli è imposta la forma della sua vita come viene imposta all'astro e all'albero la forma del loro essere. L'uomo deve scegliersi in ogni istante la sua. È, per forza, libero. (Ortega y Gasset, "Il tema del nostro tempo")
In
Famiglia |
Con moglie figli e nipoti |
Con la moglie e i figli |
Con la madre e i fratelli |
Con il primo nipote |
Il padre |
Con la moglie e il figlio nel bosco di Palermo |
La madre |
Argentina 1939 |
Argentina 1942 |
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Con il padre del 1897 |
Vivere consiste nel fatto che l'uomo è sempre in una circostanza, nel fatto che egli si trova immediatamente, e senza sapere come, immerso, proiettato in un orbe o contorno che non si può cambiare, in questo mondo che ora è presente. Per reggersi in piedi in questa circostanza, deve fare sempre qualcosa. Però questo "dover fare" non gli è imposto dalla circostanza, al modo in cui, ad esempio, al grammofono è imposto un repertorio di dischi, o ad un astro la traiettoria dell'orbita. L'uomo, ciascun uomo, deve decidere in ciascun istante ciò che farà , ciò che sarà nell'istante successivo. Questa decisione è intrasferibile, nessuno può sostituirmi nel compito di decidermi, di decidere della mia vita.
Foto e
Ritratti |
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1949 |
1955 |
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1938 |
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Dipinto da Zuloaga, 1931 |
Caricatura di Bagaría, 1930 |
Dipinto da Vazquez Diaz, 1917 |
Dipinto da de Maeztu |
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Caricatura di Bagaría, 1928 |
Appunti di una conferenza |
Con i
personaggi del tempo |
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Antonio Machado, Gregorio Marañón, JOyG, Ramón Pérez
de Ayala |
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Con Martín Heidegger |
Con Martín Heidegger |
A passeggio per Buenos Aires |
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Con Victoria Ocampo nel castello di Manzanares |
Ramón Pérez de Ayala, Pío Baroja, Azorín y JOyG |
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Con Albert Einstein |
Con l'attore Gary Cooper ad Aspen |
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Primer viaje a Buenos Aires |
Conferenze e Lezioni |
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Viaggi,
escursioni e feste |
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Luoghi |
Museo Nazionale di Arte Decorativa, Buenos Aires |
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L'individuo umano, nascendo, va osservando tutte le forme di vita (esistenti): ne assimila la maggior parte, ne rifiuta altre. Il risultato è che, nell'un caso come nell'altro, egli è , costituito, positivamente o negativamente, da questi modi di essere uomo che erano già presenti prima della sua nascita. Ciò comporta una strana condizione della persona umana, che possiamo cbiamare la sua essenziale preesistenza. Cioè che un uomo, o un'opera dell'uomo, non comincia con la sua esistenza, bensì la precede. Si trova preformato nella collettività in cui comincia a vivere. Questo precedersi in gran parte a se stessi, questo essere prima di essere, dà alla condizione dell'uomo un carattere di continuità . Nessun uomo comincia ad essere uomo, nessun uomo esaurisce l'umanità ma ogni uomo continua l'umano che già esisteva. Questa continuazione può essere indifferentemente positiva o negativa, può consistere nell'accettare o nel rifiutare ciò che è vigente; in entrambi i casi, l'apriori storico che è l'epoca, che è il tempo in cui l'uomo vive, agisce su di lui e lo costituisce.
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