GALLERIE DI FOTO DI FILOSOFI
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L'essere che può essere compreso è linguaggio. (H.-G. Gadamer, Verità e metodo)


MATISSE


In questa sezione potete trovare alcune gallerie fotografiche (e, talvolta, pittoriche) dedicate a singoli pensatori. Contrariamente a quanto spesso si crede, la vita dei filosofi non si esaurisce mai nel loro pensiero. Le foto li ritraggono mentre pensano, ma anche mentre vivono, mentre si orientano nel mondo e mentre compiono le azioni che accompagnano la loro quotidianità non meno della nostra.



NIETZSCHE
MARX
ORTEGA Y GASSET
FREUD
HEIDEGGER
DERRIDA
HEGEL
MARCUSE
ARENDT
RUSSELL



Da tutto ciò che si è detto, dunque, risulta che il nome che è oggetto della nostra indagine si riferisce ad una unica e medesima scienza: essa deve speculare intorno ai principi primi e alle cause: infatti, anche il bene e il fine delle cose è una causa. Che, poi, essa non tenda a realizzare qualcosa, risulta chiaramente anche dalle affermazioni di coloro che per primi hanno coltivato filosofia. Infatti gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia: mentre da principio restavano meravigliati di fronte alle difficoltà più semplici, in seguito, progredendo a poco a poco, giunsero a porsi problemi sempre maggiori: per esempio i problemi riguardanti i fenomeni della luna e quelli del sole e degli astri, o i problemi riguardanti la generazione dell’intero universo. Ora, chi prova un senso di dubbio e di meraviglia riconosce di non sapere; ed è per questo che anche colui che ama il mito è, in certo qual modo, filosofo: il mito, infatti, è costituito da un insieme di cose che destano meraviglia. Cosicché, se gli uomini hanno filosofato per liberarsi dall’ignoranza, è evidente che ricercarono il conoscere solo al fine di sapere e non per conseguire qualche utilità pratica. E il modo stesso in cui si sono svolti i fatti lo dimostra: quando c’era già pressoché tutto ciò che necessitava alla vita ed anche all’agiatezza ed al benessere, allora si incominciò a ricercare questa forma di conoscenza. É evidente, dunque, che noi non la ricerchiamo per nessun vantaggio che sia estraneo ad essa; e, anzi, è evidente che, come diciamo uomo libero colui che è fine a se stesso e non è asservito ad altri, così questa sola, tra tutte le altre scienze, la diciamo libera: essa sola, infatti, è fine a se stessa. (Aristotele, "Metafisica", 982b e ss.)





La filosofia e i suoi eroi