PORFIRIO: ISAGOGE
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PORFIRIO, "ISAGOGE". A CURA DI GIUSEPPE GIRGENTI. BOMPIANI, 2004





L'"Isagoge" è una breve introduzione alle "Categorie" di Aristotele, in cui Porfirio (233-305 ca.) - il ben noto discepolo di Plotino e grande commentatore degli scritti di Platone e di Aristotele - scrivendo a un suo allievo, codifica la dottrina dei cinque predicabili (genere, specie, differenza, proprio e accidente), costruendo una struttura logica gerarchica (che è nota come "Albero di Porfirio") e ponendo il problema degli universali: i generi e le specie hanno un'esistenza reale o solo mentale? L'opera è stata in seguito assimilata a una presente nell'"Organon" di Aristotele, come introduzione generale allo studio della logica, e, nella versione latina di Boezio, è diventata un punto assolutamente irrinunciabile per molti commentatori medioevali: dallo stesso Boezio sino a Pietro Abelardo, Tommaso d'Aquino e Guglielmo di Ockham. Quest'edizione è stata curata da Giuseppe Girgenti, che ha già pubblicato importanti opere su Porfirio. L'introduzione mette in luce la caratteristica operazione porfiriana che consiste nella conciliazione delle filosofie di Platone e di Aristotele rilevando che la mediazione è il paradigma di ogni 'pensiero forte'. Le note al testo sono brevi ed essenziali e rispondono all'esigenza di chiarire i passi più controversi e difficili. La bibliografia è particolarmente aggiornata, ricchi risultano gli apparati che rendono lo strumento completo per la comprensione di questo irrinunciabile scritto nella storia del pensiero occidentale. L'opera viene presentata non soltanto con il testo originale greco a fronte nell'edizione di A. Busse, ma anche con la versione latina, in appendice, di Severino Boezio nell'edizione di L. Minio-Paluello. L'edizione è stata eccellentemente curata da Giuseppe Girgenti, massimo conoscitore del pensiero porfiriano e grande esperto del Neoplatonismo.





La filosofia e i suoi eroi