Carl Gustav Hempel

 

A cura di Sebastiano Pirotta

 

 

 

Vita.

Carl Gustav Hempel nasce l’otto gennaio del 1905 ad Oranienburg (Germania). Studia fisica, matematica e filosofia a Gottinga, Heidelberg e Vienna; nel 1934 ottiene il dottorato a Berlino con una tesi sui fondamenti logici della probabilità, sotto l’egida di H. Reichenbach.

Dopo i contatti avuti con il Circolo di Vienna e il Circolo di Berlino, nel 1937 è costretto ad emigrare in USA a causa del nazismo. In seguito ad un soggiorno in Belgio conosce tra gli altri O. Neurath e K. Popper. Dal 1938 si trasferisce nuovamente in USA per iniziare la carriera accademica; dopo il 1955 insegna a Pittsburgh e a Princeton, dove muore nel 1997.

 

Opere.

- La formazione dei concetti e delle teorie nella scienza empirica (1952).

- La logica dell’analisi funzionale(1959).

- Spiegazione scientifica e spiegazione storica (1962).

- Aspetti della spiegazione scientifica(1965).

- Filosofia delle scienze naturali(1966).

 

Pensiero.

Epistemologo ed importante esponente del neopositivismo, Hempel si è affermato sulla scena internazionale durante la seconda metà degli anni ’90, dopo essersi distinto grazie alla sua critica rivolta al criterio verificazionista, ma soprattutto per la scoperta del “paradosso dei corvi” e l’invenzione del noto “modello a leggi di copertura”.

Per quanto riguarda il cosiddetto “paradosso dei corvi”, Hempel intende mettere in luce i limiti del procedimento logico induttivo. Secondo il procedimento induttivo “l’acquisizione di un nuovo riscontro empirico di una teoria, aumenta la probabilità che questa teoria sia vera”.

Se poniamo come esempio la teoria: tutti i corvi sono neri e consideriamo un milione di corvi presenti in natura, appare evidente dopo ogni osservazione che ognuno di essi è nero. Il fatto di riscontrare una quantità sempre maggiore di corvi neri in natura dunque aumenta la probabilità che la nostra teoria sia vera.

Tuttavia se l’enunciato 1. tutti i corvi sono neri  è vero, esso è logicamente equivalente all’enunciato 2. tutte le cose che non sono nere, non sono corvi.

Dato questo secondo enunciato (equivalente a 1.), secondo la teoria della confermabilità, l’osservazione di un oggetto non nero che non sia un corvo (per esempio una sedia marrone)  conferma 2. ma anche 1.

Dunque, l’osservazione di una sedia marrone (ovvero un oggetto che non è nero e non è un corvo) conferma anche la teoria 1. tutti i corvi sono neri  e ne aumenta la probabilità di essere vera.

 

Il modello a leggi di copertura.

Hempel ritiene che la scienza nasca dalla necessità di soddisfare il bisogno fondamentale dell’uomo di trovare la sua collocazione all’interno del mondo. Per poter comprendere la realtà circostante la storia dell’umanità ha partorito le spiegazioni scientifiche, le quali secondo l’opinione del filosofo hanno tutte la stessa forma, quella del “modello nomologico-deduttivo”(D-N).

Questo modello viene così denominato perché ha la forma di un argomento deduttivo in cui l’evento da spiegare, detto explanandum (E), viene dedotto dalle premesse (chiamate explanans). Le premesse sono composte dalle circostanze antecedenti (circostanze particolari che caratterizzano l’accadere degli eventi) e dalle leggi generali (universali o statistiche) sotto cui i fenomeni vengono sussunti. Il termine nomologico si riferisce alla presenza delle leggi. Per essere spiegate le leggi vengono fatte derivare a loro volta da altre leggi generali di portata più ampia.

Un esempio di spiegazione D-N potrebbe essere questo:

 

- la lancetta del barometro segna che la pressione atmosferica si è abbassata (circostanza antecedente C);

- ogni volta che la pressione atmosferica si abbassa si verifica un temporale (legge L);

dunque segue deduttivamente:

- si è verificato un temporale (explanandum E).

 

Il modello può rappresentare anche una spiegazione di tipo causale, ma non è necessario che tutte le spiegazioni siano di questo tipo. Inoltre Hempel sostiene la simmetria tra previsione e spiegazione, esse infatti vengono a coincidere nel modello D-N, la loro differenza è solo di carattere pragmatico.

Esiste anche un modello I-S (statistico-induttivo) formulato da Hempel, in esso le leggi non hanno validità universale, ma si limitano a conferire agli eventi un’alta probabilità induttiva.

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