Diego Fusaro, L'orizzonte in movimento. Modernità e futuro in Reinhart Koselleck, Il Mulino, Bologna 2012, prefazione di P.P. Portinaro.
QUARTA DI COPERTINA:
In forza della sua costitutiva pluridisciplinarità, la riflessione di Reinhart Koselleck (1923-2006) costituisce oggi un importante punto di riferimento per studiosi che, provenienti da esperienze culturali molto eterogenee, trovano nella pratica della «storia dei concetti» («Begriffsgeschichte») un fecondo metodo d’indagine e di confronto. Il presente lavoro costituisce la prima monografia – nel panorama sia italiano, sia internazionale – specificamente dedicata alla ricostruzione e all’analisi di pensiero di Koselleck, alla sua genesi e ai rapporti intrattenuti con l’ermeneutica gadameriana, la «teoria del politico» schmittiana, l’ontologia heideggeriana, il «teorema della secolarizzazione» löwithiano e la «Verfassungsgeschichte». A giusta distanza dalla tradizionale «history of ideas», l’opera koselleckiana tematizza la concettualità nella sua funzione politico-sociale, facendo convergere il fuoco prospettico della sua analisi sulla «zona di scambio» tra i processi sociali alimentati e tenuti in tensione dal vocabolario moderno e il modo in cui quest’ultimo va modellandosi sul terreno concreto dei conflitti, dei compromessi e degli equilibri dinamici dell’azione e del pensiero politico. Koselleck adombra come in quella «soglia epocale» («Sattelzeit») racchiusa tra i due estremi del 1750 e del 1850 la costellazione dei concetti fondamentali della storia e della politica sia andata incontro a una profonda risemantizzazione, a partire dalla quale è lecito leggere la genesi del moderno con la sua passione per il futuro e con la sua scoperta del concetto di «storia» al singolare.
Diego Fusaro è ricercatore di Filosofia nell’Università San Raffaele di Milano. Studioso della filosofia della storia e delle strutture della temporalità storica, ha recentemente pubblicato «Marx e l’atomismo greco» (2007), «Karl Marx e la schiavitù salariata» (2007), «Bentornato Marx!» (2009) e la monografia «Essere senza tempo. Accelerazione della storia e della vita» (2010).