Faremo del nostro meglio per
esporre in maniera semplice e
divulgativa, senza dare per scontata
la conoscenza neppure delle
nozioni più elementari dell’economia
politica. Intendiamo farci
comprendere dagli operai
. (K. Marx, Lavoro salariato e capitale)
Karl Marx, Lohnarbeit und Kapital, 1846; tr. it. Lavoro salariato e capitale, a cura di Diego Fusaro, Bompiani, Milano 2008.
QUARTA DI COPERTINA:
"Lavoro salariato e capitale" è una raccolta di cinque conferenze che Marx tenne nel 1846 presso l'"Associazione degli operai tedeschi", poi pubblicate singolarmente sulle pagine della "Nuova Gazzetta Renana" (1849), furono diffuse in tutto il mondo da Friedrich Engels, dopo la morte di Marx, sotto forma di "opuscolo di propaganda" per la lotta di classe. Queste conferenze rappresentano lo straordinario tentativo di rendere accessibili, in forma divulgativa, i risultati scientifici dell'analisi marxiana, con l'obiettivo di spiegare le antinomie del progresso ai lavoratori, ossia a coloro che le vivono in prima persona. Spaccato tra ricchezza e miseria, tra emancipazione e asservimento, il capitalismo, vera e propria contraddizione in processo, genera progresso e possibilità emancipative e, con lo stesso movimento, li nega per una parte dell'umanità. In queste pagine, il rigore dell'analisi scientifica si fonde, in un equilibrio virtuoso, con la lotta per un mondo più giusto, con il "sogno di una cosa", ossia con la speranza in un avvenire senza schiavi né padroni. Ne emerge, a tratti, un Marx diverso rispetto a quello "scientifico" del "Capitale": il "Marx della speranza", che mira a dimostrare come la speranza sociale nel crollo del capitalismo e delle sue contraddizioni sia scientificamente fondata e destinata a diventare realtà. Diego Fusaro (Università San Raffaele di Milano) è studioso del pensiero di Marx e delle sue declinazioni otto-novecentesche.
I rapporti sociali all’interno dei quali gli
individui producono, i rapporti sociali di produzione,
si modificano, mutano col mutare e
con lo svilupparsi dei mezzi materiali di produzione,
delle forze produttive. Nel loro complesso,
i rapporti di produzione formano ciò che
prende il nome di rapporti sociali, di società, e
nella fattispecie di una società a un determinato
grado dello sviluppo storico, una società che
sia contraddistinta da un particolare carattere.
La società antica, la società feudale, la
società borghese sono simili insiemi di rapporti
di produzione, e, contemporaneamente,
ciascuno di questi insiemi contraddistingue
uno stadio specifico dello sviluppo nella storia
dell’umanità.
(K. Marx, Lavoro salariato e capitale)
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