INTRODUZIONE


 

 

L’obiettivo che ci proponiamo è quello di rendere conto delle letture che della preghiera hanno dato i filosofi: resteremo dunque entro i confini della filosofia e, più precisamente, della “filosofia della religione”.

Le forme di preghiera avutesi nella storia sono fondamentalmente due: 1) la preghiera di richiesta, con cui si avanzano delle richieste a Dio; 2) la preghiera di relazione, con la quale si entra in rapporto con Dio.

Entrambe sono dettate dalla finitezza creaturale, ma hanno finalità diverse. Nella preghiera di richiesta, è possibile distinguere tra una richiesta “materiale” (col che si resta in una prospettiva teurgia che non è poi così distante da quella della magia) e, a un superiore livello, una richiesta “spirituale”, che è più autentica. Sull’altro versante, la preghiera di relazione è un tentativo di porsi in contatto con la trascendenza: questo tipo di preghiera può assumere la forma ora del tentativo del finito di entrare in contatto con l’infinito, ora della chiamata che l’infinito rivolge al finito, il quale risponde a tale appello.

Il problema fondamentale col quale dovremo misurarci è quello dell’autenticità della preghiera espressa dal soggetto orante: e ciò alla luce della scoperta, fatta dall’Illuminismo e poi da Ludwig Feuerbach, secondo la quale la preghiera e, in generale, il fenomeno religioso altro non sarebbero se non un autoinganno del soggetto stesso.

Percorrendo la via della “fenomenologia della preghiera” mirabilmente tracciata da Max Scheler, ci domanderemo poi se la preghiera sia un segno di servitù o, piuttosto, un’affermazione di libertà.

Non ometteremo inoltre di domandarci se sia legittimo abbozzare un’interpretazione filosofica della preghiera: questo problema fu colto con particolare lucidità da Francesco Bacone, il quale si chiedeva se il filosofo in quanto tale avesse il diritto di pregare e se ciò non equivalesse a una scissione dell’io.

Muovendo dagli iniziatori della modernità (Cartesio e Pascal), che di essa costituiscono pure il bivio fondamentale, scopriremo risposte diversissime al problema, imbattendoci non di rado in “false soluzioni”, in scorciatoie che accantonano il problema anziché tentare di risolverlo.

Il nostro punto di partenza sarà una breve ma chiara storia della preghiera, analizzata dal punto di vista della “storia delle religioni”.

 

 


INDIETRO