IL TEETETO
Il "Teeteto" è un dialogo dedicato alla matematica : il protagonista , Teeteto , è un giovane matematico che in futuro diventerà famoso . E' anche dedicato al confronto tra conoscenza sensibile e intellegibile ( quest' ultima è quella vera e propria ) .Quando si parla della conoscenza sensibile viene citato Protagora , che sosteneva che le cose sono come mi sembrano e che l'uomo è misura di ogni cosa:si tratta del relativismo assoluto . Protagora diceva che tutto é vero , nel senso che ciò che appare a ciascuno é vero per lui : il sano percepisce dolce il miele e quindi per lui é dolce , il malato invece lo percepisce amaro e quindi per lui é amaro . Platone è interessato a ciò perchè siamo di fronte al rapporto tra vero e falso . La posta in gioco per Platone qui é altissima perchè se si nega la possibilità di distinguere tra vero e falso , crolla ogni possibilità di sapere e , quindi , la filosofia stessa come ricerca del sapere . Per Platone é inaccettabile l' impossibilità di distinguere tra vero e falso ed é consapevole che le risposte tradizionalmente date al problema sono insoddisfacenti . Platone obietta a Protagora che , se tutte le opinioni sono vere , é vera anche l' opinione che sostiene che non tutte le opinioni sono vere e , quindi , anche quella che sostiene che la tesi di Protagora é falsa . A supportare le tesi di Platone è un suo allievo , Aristotele ; egli dice che con i sofisti non si può neppure discutere perchè , dal momento che sostengono che tutto sia vero ( Protagora ) o che tutto sia falso ( Gorgia ) , nel momento in cui un sofista discute smonta le sue stesse tesi perchè in un certo senso ammette la distinzione tra vero e falso , la possibilità dell'errore : se infatti ci fosse solo il vero o il falso che motivo ci sarebbe di discutere ? Il Teeteto può in qualche misura essere accostato al Cratilo perchè Platone in questi dialoghi si concentra sulla possibilità di sbagliare , di dire il falso . Ma può anche essere accostato al Protagora perchè vengono ancora esaminate le tesi di Protagora e si immagina addirittura un dialogo con questo sofista . Il Teeteto può essere definito un dialogo matematico a tutti gli effetti : la scelta di Platone di sfruttare come interlocutori di Socrate due matematici , Teeteto e Teodoro ( matematico nativo di Cirene , esperto soprattutto in geometria ) , è molto opportuna : ricordiamoci che per Platone la matematica ha un valore propedeutico ( " non entri chi non sa la geometria " c' era scritto all' ingresso dell' Accademia ) ed i matematici stessi , così come i filosofi , hanno grande interesse per la definizione del concetto di scienza , cui ruota attorno buona parte di questo dialogo . Teeteto arriva a definire la scienza come pura sensazione : Socrate gli fa notare che Protagora sosteneva la stessa tesi . Mentre soffia uno stesso vento , alcuni hanno freddo , altri caldo ; per chi sente freddo il vento è freddo , per chi sente caldo il vento è caldo . Ma se seguissimo Protagora non ci sarebbe la possibilità di sbagliare : ognuno potrebbe dire la sua e non sarebbe mai sbagliata ! Poi Teeteto e Socrate passano ad esaminare le teorie di Eraclito e dei suoi seguaci : Teeteto dice che é impossibile discutere con gli eraclitei perchè , come se punti da una tarantola , sono in continuo e disordinato movimento , proprio come le loro teorie sul divenire continuo : non riescono a soffermarsi su una domanda e non rispettano i turni per domandare e per rispondere . Scagliano giochi di parole come frecce e non lasciano controbattere . Viene spontaneo a Socrate citare gli Eleatici , perenni rivali degli eraclitei : per loro tutto è riconducibile ad un'unità e tutto è fermo . Socrate dice che lui e Teeteto si schiereranno con chi sembra essere dalla parte del giusto . Socrate arriva alla conclusione che nessuno dei due gruppi ha pienamente torto ma neanche pienamente ragione : è proprio per questo che Platone , a ben pensarci , ha introdotto la dottrina delle idee : il mondo in cui viviamo è il mondo del divenire continuo : gli uomini nascono , crescono e muoiono , ma il mondo intellegibile delle idee è il mondo dell'immobilità per eccellenza : non vi è divenire : l'idea di uomo è sempre esistita e sempre esisterà senza cambiare . Abbiamo detto che il Teeteto ed il Cratilo sono i dialoghi dove Platone spiega la possibilità dell'errore : nel Teeteto egli dice che quando in un dialogo , per esempio , uno degli interlocutori avanza un'opinione sbagliata , questo è dovuto alla mancata corrispondenza tra ricordo e sensazione ; questa tematica verrà ripresa e approfondita anche da Epicuro . Platone ha infatti spiegato nel Menone che il conoscere è legato al ricordare . Poi però si corregge e dice che non è così . Sono tematiche molto difficili . Socrate arriva a dire che la scienza è opinione vera accompagnata da spiegazione . La scienza , secondo Socrate e Platone si può fondare solo sulla dottrina delle idee , e non sul sensibile : " non é in queste impressioni sensibili che c' é scienza , bensì nel ragionamento su di esse : infatti , é in questo che é possibile , come pare , toccare l' essere e la verità ; in quelle invece é impossibile " ( 186 d ) . Il dialogo si conclude , come molti altri , con un nulla di fatto , con l'ammissione da parte di Socrate che nessuna delle definizioni di scienza date nel corso di tutto il dialogo è accettabile . Nel Teeteto interessante è anche l'espressione "omoiosis theo" , che significa ottenere un tale perfezionamento da diventare tutt'uno con la divinità ; dice testualmente che " non è possibile che i mali scompaiano del tutto perchè è una necessità che ci sia sempre qualcosa di contrapposto al bene , nè possono avere sede tra gli dei , ma si aggirano nella natura mortale e in questo nostro mondo qui . E' per questo che bisogna anche sforzarsi di fuggire di qui a lassù al più presto . E fuga è rendersi simili a Dio secondo le proprie possibilità : e rendersi simili a Dio significa diventare giusti e santi , e insieme sapienti " .