GALILEO GALILEI

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GALILEO E ARISTOTELE

E' senz' altro vero che Galileo si contrappone agli aristotelici prediligendo lo studio della natura alla lettura di libri , ma non é vero che si contrappone all' aristotelismo in generale . Lo studio della scienza all' epoca era sostanzialmente studio di libri , senza verifiche e confronti sulla natura : ad esempio prima di Galileo l' anatomia dell' uomo la si studiava sui libri e non dissezionando i corpi , effettuando cioè l' autopsia ; ci si limitava a leggere i libri del medico Galeno , di età romana : si dava più importanza a ciò che si vedeva scritto che non a quello che si vedeva di persona : già Leonardo da Vinci notò come ai suoi tempi ( siamo prima di Galileo ) si preferisse il richiamo all' autorevolezza degli scrittori importanti alla constatazione empirica personale . E' curioso come nel " Dialogo sopra i massimi sistemi del mondo , tolemaico e copernicano " ad un certo punto compaia un aristotelico di nome Simplicio al quale il personaggio portavoce della teoria copernicana fa notare razionalmente tramite una serie di passaggi come l' eliocentrismo funzioni perfettamente ; Simplicio risponde che sono affermazioni bellissime e non esiterebbe ad accettarle se Aristotele non avesse detto il contrario . E' evidente come Galileo voglia qui sottolineare , tra l' altro , come ai suoi tempi ad opporsi all' eliocentrismo non fosse solo la Chiesa , ma anche la tradizione aristotelica ( oltre al senso comune : pare infatti ovvio a tutti noi che viviamo sulla Terra di essere al centro dell' universo e che la Terra stia ferma ) . Però la polemica galileiana é rivolta non ad Aristotele ( come invece aveva fatto Giordano Bruno ) , ma agli aristotelici della sua epoca , che stimano " il filosofare non tendere ad altro che al non si lasciar persuader mai altra opinione che quella d' Aristotile " ( vedi Simplicio ) ; d' altronde Galileo é pienamente consapevole di come gli aristotelici del 1600 siano altra cosa rispetto al maestro Aristotele : sa benissimo che a differenza degli aristotelici del 1600 , che badano solo ai libri cartacei , Aristotele é interessatissimo all' esperienza : " Aristotele deride quelli che lasciano l' esperienze sensate , per seguire un discorso che può essere fallacissimo " . Sarà invece Bacone a non fare differenza tra Aristotele ed aristotelici . Galileo invece afferma in risposta agli aristotelici che lo accusano di non prestar fede ai libri di Aristotele che se Aristotele potesse rivivere sceglierebbe senz' altro lui come suo discepolo e non tutti loro , eccessivamente legati ad una cultura " libresca " : " ... ma gli ingegni vulgari timidi e servili , che altrettano confidano , sopra l' autorità di un altro , quando vilmente diffidan del proprio discorso , pensando potersi di quella fare scudo , nè più oltre credon che si estenda l' obbligo loro , che a interpretare , essendo uomini , i detti di un altr' uomo , rivolgendo notte e giorno gli occhi intorno ad un mondo dipinto sopra certe carte , senza mai sollevargli a quello vero e reale , che , fabbricato dalle proprie mani di Dio , ci sta , per nostro insegnamento , sempre aperto innanzi " . In effetti Aristotele era molto più vicino a Galileo che non agli aristotelici del 1600 come modo di operare questi ultimi , invece di avvalersi dell' esperienza sensibile e della ragione ( che secondo Galileo ha " podestà assoluta " ) , si affaticano solo " per salvar il testo d' Aristotile , come che il filosofare altro non sia che il solo procurar d' intender questo libro e sottilizzar per difenderlo dalle sensate e manifeste esperienze e ragioni in contrario " . In effetti Aristotele era un grandissimo e attentissimo esaminatore della natura e ne sono prova le sue opere biologiche e " se a questi secoli fosse vivo , cangerebbe molte sue opinioni " ; anzi , non é scorretto affermare che Aristotele seguisse l' esperienza ancora di più di quanto fa Galileo .