NICOLA COPERNICO

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COPERNICOA Nikolaus Koppernigk ( 1473 - 1534 ) , latinizzato in Nicola Copernico , di origini polacche spetta il grande merito di aver rimosso una , e forse la più importante , delle ipotesi astronomiche tradizionali : la centralità della Terra nel sistema dell' universo . Egli , proprio prima di morire , avrebbe fatto pubblicare la sua opera più importante , il " De rivolutionibus orbium celestium " nella quale avanza la tesi eliocentrica , la più caratteristica di quelle da lui esposte . L' intera opera é dedicata al papa di allora , Paolo III : dal suo testo emerge in primo luogo che Copernico non é stato un grande osservatore del cielo , nel senso che a differenza di Brahe , per esempio , egli non ha fatto nuove osservazioni dei fenomeni celesti rispetto a quelle che aveva già a disposizione , ma si é limitato a prendere atto dei dati osservativi . Altra considerazione che va subito fatta é che Copernico sembra non sbilanciarsi troppo nel testo su un fatto estremamente importante che segnerà il destino del copernicanesimo negli anni a venire : e cioè se la sua teoria vada interpretata come pura e semplice ipotesi geometrico - matematica , oppure realtà fisica . Il contrasto tra fisica e geometria é piuttosto forte ed era già emerso a riguardo di Aristotele ( fisico ) e di Tolomeo ( matematico ) : il fisico ( Aristotele ) quando dice che ci sono un tot di sfere che distano un tot l' una dall' altra intende dire che il mondo é proprio fatto così ; invece quando il matematico ( Tolomeo ) descrive quello che per lui é il mondo intende dire questo : se noi ipotizziamo una serie di movimenti come quella che vi presento otterremo un risultato di movimenti uguale a quello che noi vediamo : in pratica é la soluzione di un problema geometrico ; come quando si ha un problema complesso del genere : vi disegno il movimento , voi ipotizzate un insieme di movimenti circolari e uniformi che mi dia questo moto qui . In Copernico non risulta molto esplicito se lui credesse che il mondo fosse come diceva essere ( come per Aristotele ) oppure fosse semplicemente un' ipotesi matematica ( come per Tolomeo ) . Tuttavia sembra per vari aspetti che egli fosse effettivamente convinto di ciò che diceva e credeva che il mondo fosse per davvero così ; non così convinto , però , da non lasciare adito ad ambedue le interpretazioni . E' poi interessante notare che , dal momento che l' atto editoriale della pubblicazione del " De rivolutionibus orbium celestium " avvenne in settimane in cui Copernico era in fin di vita , esso non fu pubblicato da lui , bensì da un pastore protestante ( siamo negli anni della Riforma ) che tra l' altro aggiunse al testo una introduzione nella quale dava l' interpretazione geometrica al copernicanesimo : egli risolse a modo suo il problema dell' interpretazione scegliendo l' interpretazione geometrica ; il che é abbastanza ovvio . Infatti , il copernicanesimo 50 anni dopo la morte del suo autore , fu condannato dalla Chiesa quando Galileo se ne fece portavoce : come mai ? E' strana la questione : Copernico scrive questo libro , lo dedica a un' autorità religiosa ( il papa ) e non viene condannato per ben 50 anni , circolando liberamente in ambienti cattolici e protestanti ; poi , improvvisamente , quando Galileo ne diventa portavoce , viene emessa la condanna . La risposta sta proprio in questa vicenda delle due possibili interpretazioni del copernicanesimo ( geometrica e fisica ) : il copernicanesimo si diffonde facilmente perchè visto in chiave geometrica , ma sarà condannato nel momento in cui sarà visto in chiave fisica : d' altronde la condanna era inevitabile perchè le dottrine copernicane erano incompatibili con alcune affermazioni della Bibbia : Copernico propugna l' eliocentrismo , ma nella Bibbia troviamo scritto che Giosuè ordina al Sole di fermarsi ( il Sole quindi deve essere in movimento per potersi fermare , e non immobile come diceva Copernico ) . Questo , in aggiunta ad altre affermazioni , rende incompatibile il cristianesimo alla dottrina copernicana intesa in termini fisici e non geometrici : vista in chiave geometrica , al contrario , é compatibilissima perchè si dice che Copernico non ci ha insegnato che il mondo va in un determinato modo , ma che se ipotizzassimo quei movimenti da lui proposti otterremmo dei risultati , per quanto riguarda i moti dei pianeti , uguali a come ci appaiono alla vista : può sembrare una sottigliezza , ma in realtà é di fondamentale importanza . Tuttavia , come accennato , é assai probabile che Copernico fosse convintissimo che il mondo andasse come diceva lui e che non fosse solo un' ipotesi geometrica , ma questo non lo si può evincere dai suoi testi : gioca in modo ambiguo e quindi per 50 anni il suo libro può circolare anche in ambienti universitari : é interessantissimo ricordare che nelle università , un pò come ai giorni nostri , ci fossero degli argomenti obbligatori e altri facoltativi , dove si poteva scegliere tra più possibilità ( per esempio ai giorni nostri si può scegliere se leggere un libro al posto di un altro ) ; ebbene all' epoca ( prima della condanna ) nei programmi di astronomia si poteva scegliere se portare il sistema ( geocentrico ) tolomaico o quello copernicano ( eliocentrico ) proprio perchè entrambi rendono conto sul piano geometrico dell' apparenza dei fenomeni : i fenomeni così come li vediamo sono infatti spiegabili sia con il sistema tolemaico sia con quello copernicano . Il sistema Copernicano verrà condannato proprio quando si preferirà alla tesi geometrica quella fisica , ossia quando Galileo osserverà col telescopio e non si potrà più giocare sulle interpretazioni : le osservazioni facevano vedere nel vero senso della parola le verità copernicane , che diventavano così veritiere sul piano fisico . A quel punto la Chiesa non potè più stare zitta : fino ad allora era stata tenuta a bada con l' interpretazione geometrica , ma con le osservazioni si passa bruscamente a quella fisica , solida ed inconfutabile . Interessanti sono le argomentazioni che adduce Copernico a dimostrazione della sua teoria eliocentrica : come detto , non fa nuove osservazioni , ma prende quelle già esistenti e le fa sue , cercando di trovare una spiegazione valida per spiegare i moti che si vedono . Scelse la teoria dell' eliocentrismo per il semplicissimo motivo che , esaminando la situazione , la dottrina eliocentrica gli parve più semplice e meno laboriosa rispetto a quella geocentrica : in pratica , implicitamente , egli accetta l' idea del " rasoio " di Ockham ( scegliere sempre la strada più semplice , tagliando via ciò che é superfluo ) , del risparmio di energia " esplicativa " : anche l' ipotesi del geocentrismo propugnata da Tolomeo era valida , ma risultava agli occhi di Copernico troppo complicata : invece lui fa questo ragionamento : facendo girare tutto quanto intorno al Sole e con un unico epiciclo ( ossia un altro centro di rotazione ) , la Luna , si riescono a risolvere tutti i problemi di apparenza , senza ricorrere a tutte quelle sfere e a quelle complicazioni ( quali la velocità angolare ) a cui era dovuto ricorrere Tolomeo ; Copernico , tra le varie cose , può permettersi di mantenere la velocità dei movimenti costante ( a differenza di Tolomeo ) . Dobbiamo però apportare una correzione : si suole parlare di " Rivoluzione copernicana " , il che ha un fondo di verità perchè in effetti si cambia totalmente la prospettiva generale da cui guardare l' universo ( non più la Terra , ma il Sole ) , tuttavia il concetto di rivoluzione va in qualche misura ridimensionato , valutando il fatto che per molti aspetti Copernico era un conservatore a tutti gli effetti . Certo non é conservatore quando propone la teoria eliocentrica ( che ha molto di rivoluzionario ) , tuttavia lo é quando cerca disperatamente di trovare agganci nelle teorie passate , per potersi ricollegare alla tradizione : egli scopre che alcuni astronomi pitagorici dell' antichità avevano già avanzato ipotesi di eliocentrismo , per esempio Archita ; già lo stesso Platone , nel " Timeo " , aveva sostenuto il movimento rotatorio della Terra ; Copernico , invece , scopre tre movimenti della Terra i cui due principali sono 1 ) il movimento di RIVOLUZIONE , ossia il moto della Terra intorno al Sole ; 2 ) il movimento di ROTAZIONE , ossia il moto della Terra sul suo stesso asse . Quindi Copernico cerca in ogni modo di riallacciarsi alle tesi degli antichi ; va poi detto che il concetto di rivoluzione indica un cambiamento rapido e radicale : quella scientifica é senz' altro una rivoluzione , ma i suoi protagonisti sono legati ad aspetti che al giorno d' oggi definiremmo tutto fuorchè scientifici : Giordano Bruno , in un ambito non propriamente scientifico , fa tuttavia scoperte importanti , quali la posizione in profondità delle stelle , pur tuttavia muovendosi in un ambito dove la magia é predominante : lo stesso vale anche Copernico . Per argomentare a favore dell' eliocentrismo egli si serve sì di argomentazioni di carattere matematico - scientifico , ma tuttavia si serve anche di citazioni e di argomenti non scientifici : per esempio , riprende quanto diceva Platone nella " Repubblica " , ossia che il Bene sta al mondo delle idee come il Sole sta al nostro mondo : in Platone questa era essenzialmente una metafora , ma i Neoplatonici la reinterpretano : il Sole é il simbolo fisico di Dio . Copernico riprende questa dottrina e dice che come la divinità é il centro metafisico della realtà , così il Sole é il centro fisico della realtà . Questa teoria richiama esplicitamente quella di Plotino della candela , dove Dio ( l' Uno ) era il propagarsi della luce . Entrano poi in gioco altre considerazioni : se il Sole é la lanterna dell' universo , é chiaro che Dio l' abbia posto al centro : perchè un lume , infatti , illumini nel miglior modo possibile una stanza bisogna collocarlo al centro . Una parte delle argomentazioni che portano Copernico all' eliocentrismo é interessante notare come esulino dall' ambito scientifico per coinvolgere quello filosofico . Copernico risulta poi conservatore per altri aspetti : Aristotele diceva che i moti fossero circolari e uniformi perchè il movimento che meglio imita l' eternità del primo motore ( Dio ) é quello circolare ( che ritorna sempre su se stesso ) : Copernico riprende le teorie aristoteliche e non quelle tolomeiche ( che con la velocità angolare ammetteva movimenti non propriamente circolari ) : si mantiene in sintonia con la tradizione : il movimento dei cieli deve essere circolare : é più conservatore dello stesso Tolomeo ! C' é poi un altro aspetto per cui Copernico é conservatore : le sfere di cui egli parla sono reali a tutti gli effetti ( come era per Aristotele ) e non a carattere geometrico , come era per Tolomeo ; il titolo stesso della sua opera é " De rivolutionibus orbium celestium " , che non significa come qualche volta si intende superficialmente " le rivoluzioni dei corpi celesti " dove gli orbi sarebbero i pianeti , ma significa letteralmente " le rivoluzioni delle sfere celesti " ; cioè Copernico é pienamente convinto come lo era Aristotele che le sfere che trascinano i pianeti non siano orbite di tipo geometrico ( come invece sosteneva Tolomeo ) , ma vere e proprie sfere costituite da materia : é un aspetto assolutamente centrale nell' ambito della questione . Come mai per Aristotele le sfere dovevano essere costituite di materia ? Per diversi motivi : in primo luogo per Aristotele il vuoto non esiste , la materia é ovunque e quindi i pianeti sono trascinati dalle sfere come dei " chiodi " fissati sulle sfere : giarando le sfere giarano anche i " chiodi " . In secondo luogo c' é da dire che noi siamo abituati all' idea che i pianeti girino intorno al Sole sostanzialmente nel vuoto ; per fare quest' ammissione ci serviamo delle leggi di Newton e di Galileo nel senso che loro hanno scoperto essenzialmente due cose : da un lato che esiste una forza che attrae i corpi verso un centro gravitazionale ; questa scoperta é di Galileo , il quale aveva scoperto la legge di caduta dei gravi ; tuttavia verrà generalizzata da Newton nel momento in cui scoprirà che non solo sulla Terra i corpi sono attratti e attraggono tutti gli altri corpi secondo una determinata legge . Poi da un lato abbiamo la forza gravitazionale dei pianeti sul Sole e quella del Sole sui pianeti : siamo attratti dalla Terra ma a sua volta la Terra é attratta da noi , anche se ci interessa molto di più il primo aspetto . Quindi c'é una duplice forza : quella del Sole sui pianeti e quella dei pianeti sul Sole . Poi Galileo ha scoperto che il moto rettilineo dei corpi permane finchè non interviene una forza esterna a modificarne il movimento ; in altre parole se lanciassimo un oggetto , se non ci fossero forze impedienti ( quali la forza di gravità ) , esso continuerebbe eternamente a muoversi in linea retta verso l' infinito ; naturalmente non succede perchè c' é la forza di gravità : pensiamo ad una palla di cannone sparata : per un certo periodo procederà poi , con un movimento a " parabola " tenderà a ricadere : ovviamente ( come intuì Galileo ) se imprimo all' oggetto lanciato una certa forza percorrerà ( ad esempio ) 100 metri prima di cadere ; se gliela imprimo ancora maggiore farà 1 chilometro e se gliela imprimo ancora più forte finirà per fare il giro della Terra , ossia tornerà al punto di partenza ( da dove l' avevo lanciato ) e continuerà : questo é esattamente il moto dei pianeti . Il pianeta non é altro che una sorta di proiettile sparato lungo la tangente dell' orbita dei pianeti intorno al Sole : immaginiamo un cannone che spari tangente a quest' orbita ; il pianeta é un " proiettile " sparato con tale forza da equilibrare la forza di gravità che tenderebbe ad attrarre il pianeta verso il Sole : se il pianeta fosse immobile cadrebbe dritto sul Sole , se non ci fosse la forza di gravità del Sole il pianeta prenderebbe la tangente e andrebbe nell' infinito ; ma visto che ci sono tutte e due si curva e comincia a girare intorno al Sole . Questo per dire che grazie a queste nozioni noi non abbiamo bisogno di qualcosa che " tenga su " i pianeti : essi stanno su senza un corpo che li sostenga . Aristotele e Copernico queste nozioni non le avevano e l' unico modo a loro disposizione per fare muovere i pianeti era immaginarli fissati sulle sfere ( come un mappamondo di cristallo ) . Tolomeo non aveva di questi problemi perchè non aveva una prospettiva fisica , ma geometrica : non gli importava di che cosa fossero fatte le sfere e cosa consentisse alla " macchina " di stare su perchè la sua era una macchina puramente geometrico - matematica : così come quando diciamo che il cilindro é dato dal ruotare su se stesso del rettangolo non ci curiamo di che cosa sia a far girare ( o a far star su , o di che cosa sia fatto ) il rettangolo , così Tolomeo non si preoccupa di come stia su la sua " costruzione " : non dice " l' universo é così " , bensì " é come se l' universo fosse così " : é una costruzione puramente mentale . Questo tra l' altro dimostra che Copernico in fin dei conti fosse convinto che l' universo fosse come diceva in termini fisici ( e non puramente geometrici ) , altrimenti avrebbe ragionato in modo più simile a Tolomeo che non ad Aristotele : dà un' immagine fisica dell' universo ; in assenza del principio di inerzia , era obbligato ad ammettere l' esistenza di sfere solide e materiali ; e ipotizzando sfere solide quanto diceva Tolomeo non poteva che sembrargli assurdo in quanto il sistema degli epicicli prevede l' incrocio e l' attraversamento di sfere ; ma se le sfere sono materiali questo é impossibile . In realtà anche Copernico si serve del concetto di epiciclo affermando che la luna é epiciclo rispetto alla Terra : qualcuno potrebbe dire che il sistema copernicano , come quello tolemaico , ha degli epicicli , però ( a differenza di quello tolemaico che ne aveva una miriade ) ha il vantaggio di averne uno solo ( la luna ) : però il sistema tolemaico é geometrico ( é una costruzione mentale ) e di epicicli potrebbe averne anche centomila , quello copernicano invece é fisico ( dice che il mondo é effettivamente così ) : Tolomeo ( é bene ricordarlo ) aveva ipotizzato il suo sistema partendo dalla domanda : " cosa devo fare per ipotizzare il movimento dei pianeti che vediamo ? " e aveva immaginato una serie di moti che , messi insieme e in rapporto , potessero dare effettivamente quel movimento : é come la risoluzione di un problema geometrico . L' introduzione anche di un solo epiciclo , ma in ambito fisico ( e non geometrico ) rende assai fragile l' intero sistema copernicano : se le sfere sono solide , come può esserci l' incrocio e l' attraversamento di due sfere ? Tra l' altro , uno dei presupposti della fisica aristotelica destinato a " saltare " con la rivoluzione scientifica era quello dei cosiddetti " moti naturali " : per lui c' erano luoghi naturali e moti naturali ; ci sono corpi che vanno verso l' alto e corpi che vanno verso il basso , quindi questi corpi hanno luoghi naturali ; per alcuni il luogo naturale é verso il basso ( il centro della Terra ) , per altri esso é verso l' alto ( la " periferia " dell' universo ) : terra e acqua tendono al basso , fuoco e aria verso l' alto . Conclusione del ragionamento aristotelico é la finitezza dell' universo : solo in un universo finito , infatti , ci può essere un unico centro e quindi un basso e un alto generale . Tutto questo ragionamento , ritenuto inconfutabile per secoli , comincia a traballare nel momento in cui si arriva a dire che il centro non é più uno , ma sono due : il sistema aristotelico prevede un solo centro perchè solo con un centro tutto il sistema può reggere ; ma con Copernico i centri diventano due : il Sole é centro di rotazione della Terra , ma la Terra é il centro di rotazione della luna . Era vero anche in Tolomeo , ma il suo era un ragionamento puramente geometrico , Copernico invece parla in termini fisici . Ci si arriva a chiedere : ma il centro dell' universo allora quale é ? L' aspetto per cui Copernico é più rivoluzionario , potremmo dire , non é neanche l' eliocentrismo , ma sono quegli aspetti per cui l' eliocentrismo da lui proposto entra in contrasto con altri aspetti tradizionali del suo stesso pensiero : così facendo ha aperto la porta ad una serie di reazioni a catena nate dalle contraddizioni interne del suo sistema : non possono stare insieme concetti quali la materialità delle sfere e l' epiciclo , per esempio ; e allora tantissimi pensatori muoveranno critiche e proporranno il loro sistema correggendo quello copernicano . Copernico ammette le sfere solide e materiali che muovendosi trascinano con sè tutti i pianeti : ma il problema di fondo é come facciano a muoversi . Aristotele , per esempio , risolveva la questione dicendo : c' é il primo motore ( Dio ) , le sfere si muovono in modo circolare per imitare l' eternità di Dio e trascinano con sè i pianeti . Copernico , con un' argomentazione più metafisica che fisica , dice invece che il moto naturale di un oggetto sferico é quello di girare , e quindi é ovvio che le sfere celesti ( enti materiali e sferici ) girino : tutto questo ragionamento , tra l' altro , ci permette di capire che egli credeva che il mondo fosse davvero come diceva lui ; altrimenti che motivo avrebbe avuto di chiedersi , come aveva fatto Aristotele , in che modo girassero le sfere ? La critica più immediata che gli muovono i suoi avversari é quella dell' effetto di parallasse : supponiamo di ammettere la teoria aristotelica che vuole la Terra ferma : il cielo delle stelle fisse si muove e la Terra sta ferma . Se ci muoviamo nell' ambito della teoria Copernicana la Terra si muove intorno al Sole : i rivali di Copernico lo criticavano perchè se fosse stato vero ciò che diceva lui , noi dovremmo vedere ( per l' effetto di parallassi ) le stelle in modo diverso a seconda delle stagioni , ossia a seconda di come é orientata in quel momento la Terra intorno al Sole , ma visto che ciò non accade , allora la Terra é ferma : se la Terra fosse stata in continuo moto ( intorno al Sole ) si sarebbe dovuto vedere il cielo delle stelle fisse " muoversi " , o meglio , cambiare di posizione . Copernico fu quindi costretto a dire che l' effetto di parallassi c' era ma era talmente piccolo che non si vedeva e quindi dovette aumentare la grandezza dell' universo , la distanza Terra - stelle fisse : la Terra si muove , diceva Copernico , e l' effetto di parallassi c'é , solo he il cielo delle stelle fisse é così distante da noi che manco ci accorgiamo dell' effetto di parallassi . Copernico continuava sì a riconoscere finito l' universo ( e anche per questo aspetto é un conservatore ) , ma esso diventava comunque enormemente più grande , in altre parole apriva la strada per il mondo infinito . Se l' universo é enormemente grande ( e non c' é più un centro ) , chi non mi dice che esso sia infinito ? Giordano Bruno prenderà le tesi di Copernico come punto di partenza per dimostrare l' infinitezza del mondo . Il " conservatorismo " di Copernico , però , finisce per entrare in contraddizione : Aristotele aveva dimostrato la finitezza del mondo basandosi su un unico centro di rotazione ( e aveva senso : se c' é un centro , un alto e un basso generale , allora il mondo deve essere finito ) ; Copernico invece mantiene l' idea di finitezza del mondo ( attenendosi alla tradizione ) pur avendo ammesso l' esistenza di due centri di rotazione ( distaccandosi dalla tradizione ) , il che non ha nessuna logica .

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